Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

MASSONERIA. FAVA: " LO CURTO E CATALFAMO NON INTENDONO DICHIARARE PER QUALI IMBARAZZI?"

Massoneria. Fava: "I deputati regionali non sono al di sopra della legge". Dopo l’approvazione sull’obbligo di dichiarare l’appartenenza a logge massoniche

16/11/2018 - "Le leggi si applicano e si rispettano, soprattutto da parte di chi ha la responsabilità d'essere egli stesso legislatore. Se si ritiene che una legge violi le garanzie costituzionali, si può impugnare davanti alla Consulta nei modi e nelle forme previste dalla legge, ma a nessuno è concesso di sostituirsi alla Corte Costituzionale e decidere per proprio conto quali leggi meritano di essere rispettate."
Lo afferma Claudio Fava, presidente della Commissione Antimafia regionale e promotore della legge regionale che impone l'obbligo di dichiarazione sulla appartenenza a logge massoniche per i deputati regionali.
"Nessuno è al di sopra della legge e se gli onorevoli Lo Curto e Catalfamo non intendono dichiarare per altri motivi o per altri imbarazzi - conclude Fava - che lo dicano in modo chiaro".

MASSONERIA: LO CURTO (UDC) E CATALFAMO (FRATELLI D’ITALIA), NON PRESENTEREMO DICHIARAZIONE SU APPARTENENZA A LOGGE PREVISTA DALLA LEGGE REGIONALE 18/2018, CONTRASTEREMO NORMA IN TUTTI I MODI E AUSPICHIAMO PRONUNCIA DI INCOSTITUZIONALITA’ DA PARTE DELLA CONSULTA

PALERMO – “Una legge ingiusta, iniqua e discriminatoria va contrastata con tutti i mezzi possibili. Abbiamo dato questa valutazione alla legge regionale 18 del 2018 e per tale ragione oggi abbiamo depositato, presso la presidenza dell’Assemblea regionale siciliana, una dichiarazione con la quale rinunciamo al termine di 45 giorni per dichiarare l’eventuale appartenenza a logge massoniche. Comprendiamo che ora ci troviamo nella condizione di soggetti passibili di sanzione da parte del presidente dell’Ars, ma la nostra odierna determinazione deriva dalla consapevolezza di agire in ossequio alla Costituzione Italiana ed ai principi di “non discriminazione” e di “tutela della libertà di associazione”, previsti e sanciti dagli articoli 3 e 18”.

Lo affermano Eleonora Lo Curto e Antonio Catalfamo, rispettivamente capigruppo dell’Udc e di Fratelli d’Italia all’Assemblea regionale siciliana. “Puntiamo a far impugnare la legge dinanzi la Corte Costituzionale – proseguono - per ottenere la pronuncia di illegittimità costituzionale e tutelare i diritti dei cittadini siciliani ma anche di tutti i Sindaci e i consiglieri comunali che invitiamo a desistere, in vista della scadenza del 3 dicembre, non sottoscrivendo una dichiarazione che solo un regime totalitario e non uno Stato di diritto, potrebbe permettere.” I due parlamentari regionali annunciano di avere già dato mandato ai legali Enzo Palumbo di Messina, Andrea Pruiti Ciarello di Capo d’Orlando e Rocco Todero di Catania di impugnare la legge regionale 18/2018 davanti alla Consulta.




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