Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

ALUNNI CON SOSTEGNO IN COSTANTE AUMENTO NELLA SCUOLA DEL PRIMO CICLO

03/01/2019 - Per l’anno scolastico 2017/2018 gli alunni con sostegno che frequentano la scuola primaria e secondaria di primo grado ammontano complessivamente a 165.260, il 3,7% degli alunni complessivi, quota in continua crescita con un incremento, negli ultimi 10 anni, di oltre il 27%. L’età media si attesta a 8,5 anni nella scuola primaria e a 12,4 anni nella scuola secondaria di primo grado, valori poco più alti rispetto quelli medi generali (rispettivamente 7,9 e 12) . Notevoli le differenze in termini di genere: gli alunni con sostegno sono prevalentemente maschi (68%), 213 maschi ogni 100 femmine.

Il problema più frequente è la disabilità intellettiva, che riguarda il 46% di questi studenti, seguono i disturbi dello sviluppo e quelli del linguaggio che li riguardano rispettivamente nel 25% e nel 22% dei casi. Tra i disturbi meno frequenti ci sono i problemi di tipo motorio e sensoriale (cecità, sordità, ipovisione e ipoacusia), rispettivamente 11% e 9%.
Le differenze di genere permangono per tutte le tipologie ma sono decisamente più marcate nei casi in cui sia presente un disturbo dell’attenzione, una difficoltà affettivo-relazionale o un ritardo dello sviluppo.
Quasi la metà degli alunni con sostegno risulta avere più di un problema di salute (48%), soprattutto quando vi è una disabilità intellettiva: oltre il 61% di alunni con disabilità intellettiva presenta infatti anche altri tipi di disturbi.

L’incremento degli alunni con sostegno, che ha interessato le scuole primarie e secondarie di primo grado negli ultimi anni, si osserva per ogni tipologia di problema, tuttavia la quota maggiore è imputabile all’aumento di alunni con disturbo dello sviluppo che negli ultimi 5 anni sono quasi raddoppiati, passando da poco più di 22 mila nell’anno scolastico 2013/2014 a oltre 43 mila nell’anno scolastico 2017/2018, in linea con quanto rilevato dagli studi epidemiologici internazionali.

Quasi tutti gli alunni con sostegno (97%) hanno una certificazione in base alla Legge n.104 del 1992. Tuttavia, nonostante questa sia normativamente prevista ai fini dell’erogazione dei servizi per il sostegno scolastico, permane una quota marginale, pari al 2%, di alunni che non ha alcuna certificazione: tale quota è minima nelle regioni del Nord (1%) e aumenta nel Centro con un valore pari al 4%.

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