Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

INSEGNANTI DI SOSTEGNO: LA GRADUATORIA NON È SUFFICIENTE A SODDISFARE LA DOMANDA

03/01/2019 - Anno scolastico 2017-2018. A partire dall’anno scolastico 2017/2018, l’indagine ha esteso il campo di osservazione anche alla scuola dell’infanzia e alla scuola secondaria di secondo grado, fornendo un quadro informativo ampio, in termini di risorse per l’inclusione, su tutte le scuole del territorio italiano. Si tratta complessivamente di 56.690 scuole, frequentate da 272.167 alunni con sostegno (il 3,1% del totale degli iscritti).
Soltanto il 32% delle scuole risulta accessibile dal punto di vista delle barriere fisiche: più critica la situazione del Mezzogiorno dove il 26% di scuole è a norma.

Il quadro peggiora se si considera la presenza di barriere senso-percettive che ostacolano gli spostamenti delle persone con limitazioni sensoriali: la percentuale di scuole accessibili scende al 18%, anche in questo caso la quota più bassa si registra nelle regioni del Mezzogiorno (13%).
Una scuola su quattro risulta carente di postazioni informatiche adattate alle esigenze degli alunni con sostegno. Contrariamente a quanto previsto per un percorso didattico inclusivo, la collocazione delle postazioni informatiche in classe risulta poco frequente (43% delle scuole).
Gli insegnanti per il sostegno sono circa 156 mila (dato Miur), con un rapporto di 1,5 alunni per insegnante. Dal dettaglio territoriale emerge una maggiore dotazione di insegnanti per il sostegno nelle regioni del Mezzogiorno (1,3 alunni per insegnante)
Il 36% degli insegnanti per il sostegno viene selezionato dalle liste curriculari poiché la graduatoria degli insegnanti specializzati per il sostegno non è sufficiente a soddisfare la domanda.

Insufficienti gli insegnanti specializzati per il sostegno
Nel sistema scolastico italiano, la principale figura professionale a supporto della didattica è l’insegnante per il sostegno che oltre a ricoprire un ruolo fondamentale nel percorso formativo dell’alunno può promuovere e favorire il processo d’inclusione scolastica, realizzando interventi individualizzati in relazione alle esigenze dei singoli alunni.
Nell’anno scolastico 2017/2018, gli insegnanti per il sostegno nelle scuole italiane sono circa 156 mila (dati MIUR). A livello nazionale il rapporto alunno-insegnante per il sostegno è migliore di quello previsto dalla Legge 244/2007 (due alunni ogni insegnante per il sostegno) con un valore pari ad 1,5. Il dettaglio territoriale mostra una maggiore dotazione nelle regioni del Mezzogiorno dove il rapporto scende a 1,3 mentre nel Centro sale a 1,4 e tocca il suo valore massimo nel Nord del Paese dove si attesta a 1,6. Nel complesso, in linea con la normativa, il rapporto è inferiore a 2 in tutte le regioni ad eccezione della Provincia di Bolzano dove si rilevano 4,2 alunni ogni insegnante per il sostegno. Molise e Sardegna si distinguono invece per il rapporto più basso (rispettivamente 1,1 e 1,2)

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