Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

FAUNA: “L’ABBATTIMENTO SELETTIVO DEI CINGHIALI È UNA NECESSITÀ”

Finanziaria, passa l’emendamento sul controllo del patrimonio faunistico, Milazzo (FI): “L’abbattimento selettivo dei cinghiali è una necessità per il bene dell’uomo e dell’equilibrio della fauna”

Palermo, 12/02/2019: “Con un’azione sinergica siamo riusciti in questi mesi a costruire un risultato di cui oggi si raccolgono i frutti. Con l’approvazione dell’emendamento proposto, si modifica la norma, in modo da allargare il personale previsto dall’art. 22 della legge quadro 394/1991 sulle aree protette, così come avviene in altre aree regionali. Si creano le condizioni per normalizzare il problema dell’eccessivo numero dei cinghiali, i quali non solo rappresentano un pericolo per l’uomo ma soprattutto creano uno scorretto equilibrio della fauna selvatica”. A riferirlo è il Capogruppo di Forza Italia all’ARS, on. Giuseppe Milazzo, a seguito dell’approvazione in aula dell’emendamento a sua firma, che autorizza la caccia di selezione.

“L’allargamento del personale che può procedere all’abbattimento selettivo è una necessita dettata dal territorio – conclude il Presidente Milazzo. Attualmente, tale compito è assolto solo dalle guardie venatorie e forestali. Senza la modifica approvata dall’Aula, l’attuazione dei piani che sarebbero andati all’Ente Parco delle Madonie – che ricordiamo attualmente non dispone di guardie parco – sarebbe stata demandata a una platea di soggetti molto ristretta”.

Un lavoro di squadra, che ha coinvolto la Conferenza permanente dei Consigli Comunali, la quale si pone l’obiettivo di accendere la luce su questioni che riguardano il territorio, come quella sui cinghiali.

“Come Conferenza permanente – dichiara Roberto Domina, presidente del consiglio comunale di Gangi – ringraziamo l’on. Milazzo, il quale si è interessato alla problematica, promuovendo un incontro con la Commissione Attività produttive presieduta dall’on. Orazio Ragusa, che ringraziamo, al fine di chiedere una modifica alla norma. L’approvazione di tale modifica era già stata prevista da una delibera consiliare approvata da tutti i Comuni della Città Rete Madonie-Termini. Tutti i Comuni, nei vari consigli comunali, hanno votato al’unanimità la delibera consiliare, tradotta poi in emendamento approvato in Aula, il cui risultato è la piena volontà di un territorio stanco di dover convivere con seri disagi.

La norma sul controllo faunistico approvata dall'aula, che consente anche ai cacciatori di entrare nelle aree naturali protette, oltre che palesemente incostituzionale, e quindi a rischio impugnativa del Consiglio dei ministri (come è successo ad esempio, in Veneto, Abruzzo, Liguria), è altamente pericolosa, perché rischia di far proliferare i cinghiali anche dove ora non sono presenti”.
È questo l’allarme lanciato dal M5S all’Ars dopo il semaforo verde di sala d’Ercole all’ articolo 53 della Finanziaria, che il Movimento aveva cercato di stoppare con un emendamento soppressivo a firma di Valentina Palmeri.

“Condanniamo fermamente – afferma il capogruppo Francesco Cappello – questa norma che, oltretutto, è contraria al buon senso”.
“Noi – afferma Valentina Palmeri - non siamo contrari ai piani di abbattimento, che funzionano nel resto d’Italia, ma alla scelta delle figure autorizzabili dall’articolo 53, allargata anche ai cacciatori, cosa che potrebbe favorire l’immissione illegale di cinghiali in altre aree protette, dove ora non sono presenti, come avvenuto nel Palermitano”.

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