1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

MESSINA: ARRESTATO L’AUTORE DEL TENTATO OMICIDIO DI 2 CUGINI NEL GENNAIO 2016

Messina, 2 aprile 2019 - Arrestato l’autore del tentato omicidio ai danni di una coppia di cugini nel gennaio del 2016. Questa mattina, in Messina, presso locale Casa Circondariale, i Carabinieri del Nucleo Investigativo del comando Provinciale di Messina hanno dato esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare in carcere nr. 4485/15 RGNR e n. 5406/18 RG.GIP, datata 01.04.2019, emessa dal G.I.P. del Tribunale di Messina, su richiesta della locale Procura della Repubblica – Direzione Distrettuale Antimafia, nei confronti di FERRO Tommaso, 42enne messinese, in atto detenuto per altra causa, ritenuto responsabile dei reati di concorso in tentato omicidio aggravato, detenzione e porto illegale di arma da fuoco. Il provvedimento scaturisce dagli ulteriori approfondimenti investigativi svolti successivamente all’esecuzione da parte del Nucleo Investigativo dell’Arma di 8 misure cautelari nell’ambito dell’operazione denominata “POLENA”, i cui esiti hanno permesso di comprovare l’operatività di una consorteria mafiosa, attiva nella zona sud del capoluogo peloritano e riconducibile al detenuto Giacomo Spartà, egemone nel racket dell’usura e delle estorsioni in danno di commercianti.

La citata attività investigativa ha, tra l’altro, consentito di fare piena luce sul movente – riconducibile a dissidi familiari – e di identificare gli autori del tentato omicidio commesso a Messina l’11.01.2016 ai danni dei cugini Gabriele e Francesco Ferrara, rispettivamente figlio e nipote del già collaboratore di giustizia Sebastiano Ferrara e sui quali, all’epoca, aveva proceduto personale della Squadra Mobile della Questura di Messina. Nella circostanza, il citato Ferro – unitamente al fratellastro, Messina Raimondo, già tratto in arresto nel corso della menzionata operazione e attualmente detenuto presso la casa circondariale di Milano Opera – aveva ideato e condotto l’azione di fuoco esplodendo 6 colpi di pistola cal. 7,65, all’indirizzo delle due vittime designate mentre queste si trovavano a bordo della loro autovettura nel popoloso rione CEP, attingendoli in varie parti del corpo, per poi allontanarsi precipitosamente a bordo di un motociclo.

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