Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

OPERAZIONE TERRE EMERSE, NEI COLLOQUI DEI BOSS IL RANCORE PER ANTOCI

Antoci: “E’ ormai una costante. Il loro rancore per me una medaglia”

Caltanissetta, 31 maggio 2019 – Il giorno dopo gli 11 arresti operati
dalla Guardia di Finanza di Caltanissetta al Comando del Colonnello Andrea Antonioli e coordinati dalla Procura Distrettuale Antimafia retta dal Procuratore Amedeo Bertone, vengono rese note le prime carte dell’indagine. In queste, si evidenzia chiaramente il disappunto dei boss per il Protocollo di Legalità, oggi legge dello Stato, ideato e voluto da Giuseppe Antoci.

Il Boss Rodolfo Virga e i ras dei parchi, nelle intercettazioni
telefoniche, dimostrano tutto il loro rancore per le richieste sempre
più pressanti ricevute e se la prendono soprattutto con il Protocollo
che ha preso il nome dall’ex Presidente del Parco dei Nebrodi. Rodolfo
Virga, per esempio, in un dialogo intercettato dice: “I me soci…
chiddi sunnu tutti… comu si dici… puliti e ponnu fari i cosi… ma io
nun ni fazzu chiù dumanni di contributi...”

“Ormai è una costante - dichiara Antoci oggi Presidente Onorario della
Fondazione Nazionale Caponnetto - trovare improperie ed insulti contro
di me negli atti di indagine che negli ultimi anni hanno consentito di
assicurare alla giustizia, grazie al lavoro di Magistratura e Forze
dell’Ordine, tanti mafiosi che lucravano sui terreni e sui Fondi
Europei per l’Agricoltura e nonostante tutto ciò mi provochi paura e
preoccupazione, non posso non considerare il loro rancore come una
medaglia”.

“Mi sento però tranquillo. Ho al mio fianco le Forze dell’Ordine e la
Magistratura, unitamente a tante persone per bene che non mi fanno
mancare il loro affetto e il loro aiuto. Nonostante tutto vado avanti,
con la consapevolezza dell’odio che cova contro di me negli ambienti
mafiosi, ma assolutamente certo che altri giorni arriveranno dove
ancora noi saremo qui a celebrare l’ennesima vittoria dello Stato e
altri, invece, saranno svegliati alle luci dell’alba e assicurati alle
patrie galere. Rispondo così ai rancori e all’odio di cosa nostra” –
conclude Antoci .

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