Sud chiama Nord: "ATM, Il Tar ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture"

SUD CHIAMA NORD: “Il TAR ci dà ragione. La legge non si piega alle lobby del trasporto pubblico locale”. Il TAR di Catania ha accolto il ricorso presentato dal Comune di Messina, sospendendo il provvedimento con cui la Regione Siciliana – sulla base di una circolare priva di fondamento normativo – aveva vietato all’ATM di proseguire il servizio di trasporto pubblico urbano esteso al Comune di Villafranca Tirrena. Messsina, 15 ott 2025 - La decisione dei giudici amministrativi conferma ciò che abbiamo sempre sostenuto: una circolare non può scavalcare la legge e non può essere utilizzata per mortificare la volontà del Parlamento siciliano.  “Il TAR – afferma Cateno De Luca, capogruppo di Sud chiama Nord – ha buttato nel cesso il decreto dell’assessorato alle Infrastrutture che, accogliendo il ricorso dei privati, voleva cancellare un servizio efficiente e apprezzato come quello dell’ATM verso Villafranca Tirrena. Avevamo ragione sulla bontà della norma e sulla correttezza dell’azion...

Accordo Eu-Cina. Corrao (M5S): “C’è poco da festeggiare, nella lista non v’è traccia di prodotti del nostro Mezzogiorno”

Palermo 8 novembre 2019 - “Sull’accordo tra Europa e Cina sul riconoscimento di cento prodotti IGP c’è veramente poco da festeggiare, perché nella lista dei prodotti da tutelare e promuovere non ve n’è nemmeno uno del Mezzogiorno. Niente Pecorino Sardo, niente pomodori IGP di Pachino. Lo avevo detto già nel 2016, cambia il governo e ministri ma la musica per i nostri prodotti agroalimentari e i nostri produttori rimane sempre la stessa: I grossi interessi da tutelare sono solo quelli del nord e mai quelli del Mezzogiorno del Paese”. A dichiararlo è l’eurodeputato del Movimento 5 Stelle Ignazio Corrao a proposito dell’accordo Europa Cina sul riconoscimento di una lista di prodotti IGP tra i quali non figura alcun prodotto del Mezzogiorno. “Passano gli anni - spiega Corrao - ma siamo alle solite. Tre anni fa, grazie al gruppo all’ARS si era presentata anche una mozione con la quale si impegnava il governo regionale ad attivarsi per far inserire almeno i prodotti più a rischio contraffazione e con una quota di mercato estera potenzialmente in crescita. Ma niente sia dal punto di vista regionale che nazionale. Anzi, il Centinaio e la Bellanova di turno hanno deciso che andava bene così e che quella lista ‘proposta dal governo italiano’ a Bruxelles rappresentava prodotti e territorio da difendere”.

“Qualche anno fa - spiega ancora Corrao - non mi fermai solo ad avvisare e ad attivare tutte le azioni possibili in mio potere, ma chiesi anche di abbandonare la logica della lista e di considerare tutti i prodotti DOP, IGP, DOC Italiani o europei altrimenti il rischio di corruzione è sempre altissimo. La lista peraltro esclude inspiegabilmente i prodotti non agricoli che rappresentano vere e proprie Indicazioni Geografiche, dal ferro battuto, ceramiche, al ricamo alla lavorazione del corallo e dei metalli, manifatture che dovrebbero essere protette e riconosciute negli accordi commerciali”.

“Mi auguro - conclude Corrao - che la nuova Commissione, che ancora tarda ad insediarsi, riveda questo metodo assolutamente errato di creare liste di prodotti da salvaguardare e di sacrificare le produzioni del meridione. Si pensi piuttosto ad un metodo per individuare controlli ed azioni comuni per la salvaguardia e il riconoscimento reciproco di tutti i prodotti qualitativamente, storicamente e culturalmente riconosciuti e che rappresentano la speranza di rinascita e crescita sostenibile dei territori”.

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