Il Movimento dei Forconi torna con una grande proposta (segreta)

Il Movimento dei Forconi, dopo aver rinnovato unanimamente il suo direttivo e, dopo anni di attenta riflessione, torna con una grande proposta. Conferenza Stampa Movimento dei Forconi per una Sicila Indipendente il 4 maggio 2024 a Palermo.   Palermo, 24/04/2024 - Il Movimento dei Forconi, dopo aver rinnovato unanimamente il suo direttivo e, dopo anni di attenta riflessione, è ritornato con una grande Proposta, oggi necessaria, quale unica alternativa possibile per riconsegnare a questa splendida Terra ciò che di diritto e di fatto le appartiene: "Libertà, Indipendenza e innovativo Sviluppo Economico".  Sabato 4 maggio 2024, alle ore 10,30 presso la Sala Meeting dell'Hotel Politeama a Palermo, si terrà un importante incontro con la Stampa nazionale ed estera e con i tanti che aspettano da tempo questo particolare momento. Siamo certi che nessuno rimarrà deluso.

NATALITÀ E FECONDITÀ: LA SICILIA AI PRIMI POSTI (1,31)

Natalità in calo, soprattutto per i primogeniti. Continuano a diminuire i nati: nel 2018 sono stati iscritti in Anagrafe 439.747 bambini, oltre 18 mila in meno rispetto all’anno precedente e quasi 140 mila in meno nel confronto con il 2008. Il persistente calo della natalità si ripercuote soprattutto sui primi figli che si riducono a 204.883, 79 mila in meno rispetto al 2008.

25/11/2019 - Il numero medio di figli per donna scende ancora attestandosi a 1,29; nel 2010, anno di massimo relativo della fecondità, era 1,46. L’età media arriva a 32 anni, quella alla nascita del primo figlio raggiunge i 31,2 anni nel 2018,quasi un anno in più rispetto al 2010.

Sempre in calo il numero medio di figli per donna
Nel 2018 le donne residenti in Italia hanno in media 1,29 figli (1,32 nel 2017), accentuando la diminuzione in atto dal 2010, anno in cui si è registrato il massimo relativo di 1,46.
Si torna agli stessi livelli di 15 anni fa. Tuttavia l’1,29 del 2003 era osservato in una fase di recupero della fecondità dopo il minimo storico registrato nel 1995, recupero attribuibile in larga misura al crescente contributo delle donne straniere. Nel 2003 la fecondità delle straniere era pari a 2,52 figli per donna, rispetto al valore di 1,94 dell’anno più recente. La fecondità delle italiane, bassa già nel 2003, è passata invece da 1,24 a 1,21 nel 2018.

Spetta al Nord il primato dei livelli più elevati di fecondità (1,32 nel Nord-ovest e 1,36 nel Nord-est), soprattutto nelle Province Autonome di Bolzano e Trento (rispettivamente 1,72 e 1,45), in Valle d’Aosta (1,38) e Lombardia (1,35). Al Centro e nel Mezzogiorno i livelli di fecondità sono molto vicini (1,23 e 1,26) ma, rispetto all’anno precedente, entrambi presentano una flessione. Nel Mezzogiorno il valore si attesta a 1,26 (1,29 nel 2017) mentre al Centro è sceso da 1,27 e 1,23. A livello regionale, la Sardegna presenta il più basso livello di fecondità (1,02), ancora in diminuzione rispetto al 2017 (1,06).

Le differenze territoriali nella fecondità totale sono spiegate dal diverso contributo delle donne straniere, le quali hanno in media 1,94 figli nel 2018 (1,98 nel 2017) a livello nazionale e 2,06 al Nord (2,11 nel 2017). I livelli di fecondità sono pari a 1,72 al Centro e a 1,82 al Mezzogiorno: rispetto all’anno precedente il valore è stabile nella prima ripartizione e in diminuzione nella seconda (1,91).

Il numero medio di figli per donna delle italiane, pari a 1,21 a livello nazionale nel 2018, è in calo rispetto all’anno precedente (1,24), in particolare al Centro (da 1,20 a 1,15) e nel Nord (da 1,23 a 1,20) ma anche nel Mezzogiorno (da 1,26 a 1,24). A detenere il primato della fecondità delle italiane resta sempre la Provincia autonoma di Bolzano (1,64) seguita dalla provincia di Trento (1,34). Tra le regioni del Centro, il livello più elevato si osserva nel Lazio (1,18) mentre nel Mezzogiorno il picco si registra in Sicilia (1,31); in Sardegna si registra il valore minimo (1,00), ancora in lieve diminuzione rispetto a 1,04 registrato nel 2017.

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