Ponte sullo Stretto, un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia

Ponte sullo Stretto. Di Paola (M5S): Il Ministro Salvini restituisca il miliardo e trecento milioni scippati ai siciliani. Siracusano, a Messina in scena i soliti professionisti del ‘no’. Ponte sullo Stretto: Federconsumatori aderisce al corteo nazionale del 29 novembre, contro  un’opera che non serve alla Sicilia, non serve alla Calabria, non serve all’Italia. Messina 29 novembre 2025 - "Oggi sarò in piazza con i cittadini e le associazioni “No Ponte” per dire no al progetto del ponte sullo Stretto. Un’opera costosissima e rischiosa, che mette a repentaglio territorio, ambiente e sicurezza sismica, mentre le risorse potrebbero essere investite in infrastrutture realmente utili per il Sud. La prossima settimana presenterò un’interrogazione parlamentare al Ministro delle Infrastrutture per chiedere chiarimenti su gravi criticità evidenziate dalla Corte dei conti: mancata trasparenza sulle interlocuzioni con la Commissione europea, carenze nelle valutazioni ambientali, violazio...

BORROMETI: INOPPORTUNA E SCONCERTANTE RICHIESTA, AVANZATA DA ALCUNI DEPUTATI REGIONALI

PALERMO, 1 dicembre 2019 – Paolo Borrometi, giornalista e vicedirettore dell'Agi, oggetto di un esposto all’Antimafia regionale siciliana presentato da alcuni deputati siciliani: Pippo Gennuso, Luigi Genovese, Gaetano Galvagno, Riccardo Gallo, Tony Rizzotto, Riccardo Savona, Michele Mancuso, i quali hanno depositato un documento congiunto presso la commissione antimafia per chiedere un approfondimento sull'assegnazione della scorta a Borrometi".

“Ci dissociamo certamente dalla inopportuna e sconcertante richiesta, avanzata da alcuni deputati regionali, di portare in commissione Antimafia il caso Borrometi e addirittura chiedere verifiche sulla tutela per il giornalista”. Lo dicono i deputati regionali del Movimento 5 Stelle. “L’attività di Borrometi, al quale va ogni nostra solidarietà, è indiscutibile - aggiungono in particolare i componenti M5S della commissione Antimafia, Antonio De Luca e Roberta Schillaci - e siamo fermamente convinti che chi si distingue nella lotta alla mafia non vada mai lasciato solo. Invece sono troppe le storie di chi viene infangato o isolato e non vorremmo si iniziasse così un’azione per seminare dubbi e delegittimare l’opera di Borrometi. Resta infine inaccettabile la leggerezza di quei deputati che prima hanno firmato e poi hanno disconosciuto l’iniziativa, come a voler nascondere la mano”.

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