Ex primario di Chirurgia plastica del Policlinico Universitario di Messina ai domiciliari per truffa ai danni dello Stato

Procura della Repubblica presso il Tribunale di Messina, Direzione Distrettuale Antimafia. Oggi, su delega della Procura della Repubblica di Messina, i militari dell’Arma dei Carabinieri e i Finanzieri dei rispettivi Comandi Provinciali di Messina hanno dato esecuzione ad un’ordinanza di custodia cautelare agli arresti domiciliari, emessa dal GIP del Tribunale di Messina, nei confronti di Francesco Stagno d’Alcontres, ex primario di Chirurgia plastica del Policlinico Universitario di Messina, nonché di misure interdittive, dall’esercizio della professione sanitaria, nei confronti di due sue collaboratrici, Antonina Fazio e Cristina Alì. Numerosi i reati contestati: concussione, corruzione, induzione indebita a dare o promettere utilità, truffa aggravata ai danni dello Stato. Indagati, in concorso tra di loro, i rappresentanti di svariate aziende farmaceutiche, gravitanti nel mondo della “Chirurgia Plastica”.      Messina, 5 dic 2025 - Le indagini, coordinate dalla Procura...

“LA TEMPESTA” SCUOTE LA PLATEA TRA VOCI FUORI CAMPO E ACQUA CHE INVADE IL PALCO

TEATRO MANDANICI, “LA TEMPESTA” SCUOTE LA PLATEA TRA VOCI FUORI CAMPO E ACQUA CHE INVADE IL PALCO. IL CAPOLAVORO DI SHAKESPEARE PER LA REGIA DI ANDÒ HA “IMMERSO” IL PUBBLICO IN UNA STORIA DI SEMPRE

1 dic 2019 - E a dicembre arriva “La macchina della felicità” di Flavio Insinna
Barcellona Pozzo di Gotto – Al Teatro Mandanici di Barcellona Pozzo di Gotto
ieri tanti gli applausi fuori scena, fino al lunghissimo applauso finale, per “La tempesta”
di Roberto Andò. Ma prima dell’inizio dello spettacolo, nel giorno di lutto cittadino, il
Teatro e la città – con le parole del segretario generale del Comune di Barcellona
Pozzo di Gotto, Lucio Catania - hanno ricordato con un sentito momento di silenzio e
un battimani sommesso le cinque vittime dell’esplosione nella fabbrica di fuochi
pirotecnici che ha avuto luogo lo scorso 20 novembre.
E poi ecco l’opera in scena, annunciata da un affastellarsi di voci fuori campo,
qualcuna lontana, qualcuna vicina, tra parole che si distinguono appena e significati
che esplodono alla coscienza, e un velo d’acqua che si gonfia tra i piedi degli attori,
rumoreggiando ad ogni passo, ogni passo un po’ di più.

Storia di ieri, ma anche di oggi e, probabilmente, di domani, questa “Tempesta”
ruota attorno all’immenso Renato Carpentieri, allo stesso tempo sul palco e nella vita
di ciascuno degli spettatori, mentre racconta, “vive”, progetta, scompare, e tutt’attorno
a lui si muovono spiriti e prodigi, sentimenti e fantasie, uomini e paradigmi. È un
sistema a incastro, condotto dalla guida visionaria di Andò, che fa “volare” letti e
scorrere camere, e fa parlare il Mediterraneo con mille accenti, a narrare tragedie della
vendetta e naufragi dell’anima grazie ad un cast che è così dentro l’antico testo da
trasportarlo ai nostri giorni, per la sola via dell’interpretazione e delle suggestioni. In
scena con Carpentieri – Prospero, tutti hanno meritato applausi a piene mani: Giulia
Andò, Filippo Luna, Vincenzo Pirrotta, Paolo Briguglia, Gianni Salvo, Paride Benassai
Francesco Villano.

In questa sontuosa produzione del Teatro Biondo di Palermo (traduzione di
Nadia Fusini, adattamento di Roberto Andò e Nadia Fusini, scena di Gianni Carluccio,
costumi di Daniela Cernigliaro, musiche originali di Franco Piersanti, flautista Roberto
Fabbriciani, suono Hubert Westkemper, light designer Angelo Linzalata) il pubblico del
Teatro Mandanici si è immerso, battuta dopo battuta, quadro dopo quadro, reagendo
con calore, partecipazione ed emozioni alle sensazioni suscitate da uno spettacolo di
grande prosa in cui ogni figura e ogni oggetto e ogni momento sono risultati necessari
e irrinunciabili.

Ed ora è attesa per il prossimo appuntamento nel teatro di Barcellona Pozzo di
Gotto: il 21 dicembre alle ore 21 al “Mandanici” arriva “La macchina della felicità” di e
con Flavio Insinna, un gioco comico e intelligente che strappa risate facendo riflettere
su noi stessi e la nostra quotidianità.

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