Appalti pubblici, Antoci dopo il caso Palermo: "La digitalizzazione degli appalti non diventi una nuova zona grigia del malaffare”

SANITÀ E APPALTI DIGITALI, L’UE CHIAMATA A CHIARIRE DOPO IL CASO PALERMO.  Antoci: “La tecnologia negli appalti pubblici deve rafforzare la trasparenza, non renderla aggirabile.  La digitalizzazione degli appalti   deve diventare garanzia di integrità, non una nuova zona grigia dove il malaffare si reinventa.”   Bruxelles, 11/04/2025 – Un’indagine condotta dalla Procura della Repubblica di Palermo ha svelato un inquietante meccanismo di manipolazione delle gare pubbliche gestite attraverso piattaforme digitali. In particolare, un funzionario dell’Arnas Civico, con la complicità di soggetti privati, avrebbe eluso i controlli del sistema telematico di gara, suggerendo modifiche tecniche a un’impresa per farle ottenere l’appalto, in violazione della normativa e dei principi di imparzialità e concorrenza. Di fronte a questo allarmante caso, l’europarlamentare Giuseppe Antoci ha presentato un’interrogazione alla Commissione Europea per chiedere quali misure intenda adotta...

SCALA DEI TURCHI, SEQUESTRO: “IMPROPRIE LE DICHIARAZIONI DI MARE AMICO”

Scala dei Turchi. Di Caro (M5S): Sequestro magistratura testimonia nostre preoccupazioni. Improprie le dichiarazioni di Mare Amico

Palermo, 27 febbraio 2020 - “Il sequestro della Scala dei Turchi da parte della Procura di Agrigento, testimonia che la gestione e la fruizione di tale sito, candidato patrimonio dell’Unesco, presenterebbe diverse irregolarità sulle quale anche noi come rappresentanti dei cittadini avevamo acceso i riflettori con atti parlamentari e richieste di audizioni all’Ars. Sono improprie invece le dichiarazioni dell’associazione Mare Amico”. A dichiararlo è il deputato regionale del Movimento 5 Stelle all’Ars Giovanni Di Caro a proposito del sequestro del sito agrigentino della Scala dei Turchi da parte della procura di Agrigento. “Proprio l’11 febbraio - spiega di Caro - su input del Movimento 5 Stelle, l’Assemblea Regionale Siciliana ha affrontato il caso Scala dei Turchi nel corso di un’apposita audizione della Commissione Ambiente richiesta dal sottoscritto insieme alla collega Roberta Schillaci, con la quale avevamo incalzato il governo regionale, il parlamento e le parti in causa a regolamentare il sito. Nel leggere le dichiarazioni del presidente dell’associazione Mare Amico di Agrigento, secondo cui la magistratura arrivi prima della politica, è doveroso sottolineare due aspetti, il primo è ovviamente quello che la magistratura, ha tempi e prerogative assolutamente diverse rispetto a quelle della politica, il secondo è che sarebbe auspicabile un distinguo tra quali parti politiche lavorano e quali possono essere tacciate di inazione” - conclude Di Caro.

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