Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

ZONA FALCATA: MESSINA ‘PRONTA’ A LIBERARSI DELL’ECOMOSTRO


ZONA FALCATA: ENNESIMO SUCCESSO GIUDIZIARIO DELL’AUTORITA’ DI SISTEMA PORTUALE

Messina, 18/03/2020 – Il Consiglio di Giustizia Amministrativa per la Regione Siciliana, con Sentenza n. 184 pubblicata il 18.3.2020, ha respinto il ricorso con il quale il curatore fallimentare di Eurobunker Srl chiedeva la riforma della sentenza TAR Catania 2898/2016 che aveva confermato la validità degli atti a suo tempo emessi dall’Autorità Portuale e cioè il
diniego di concessione e l’ordine di sgombero delle aree. Questa pronuncia consentirà di raggiungere – secondo il Presidente dell’Autorità di
sistema, Mario Mega - un importante traguardo nelle attività per il recupero e la valorizzazione della zona falcata del Porto di Messina e cioè l’eliminazione dell’ecomostro di Eurobunker.
La presenza di questo impianto ha infatti molto condizionato, negli ultimi decenni, le
speranze della Cittadinanza e le attività delle Istituzioni impegnate nel recupero del
water front e, con esso, del corretto rapporto mare-città all’insegna di uno sviluppo
ecosostenibile e della piena fruibilità delle risorse ecoambientali e paesaggistiche di
quella parte di città.

Tutto ciò in aderenza al Piano Regolatore Portuale, recentemente approvato, e che il
massimo Consesso regionale di Giustizia Amministrativa pone al centro della propria
decisione impedendo che questo strumento perdesse valore e significato già da subito.
In particolare il CGA ha ritenuto che “ il provvedimento gravato è plurimotivato” e
che “l’area non appartiene al demanio regionale” con ciò facendo definitiva chiarezza
anche su questo aspetto.
L’auspicio che il Presidente Mega trae da tali sviluppi è che ora si possa sempre
meglio procedere, con maggiore energia ed in piena sintonia con tutte le Istituzioni
interessate, sul cammino intrapreso a beneficio della Città di Messina per il recupero
di questa bellissima zona del porto.


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