Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Covid-19. Fondi per medici e produzione DPI

Palermo, 27 apr 2020 - Due nuove norme per rinforzare il sistema sanitario nel suo complesso.
Sia quello oggi impegnato nel contrasto al Covid-19 sia quello che in prospettiva potrà e dovrà difendere i cittadini da nuove emergenze epidemiologiche. Questo il senso dei due emendamenti proposti da Marianna Caronia della Lega, approvati ieri in Commissione Bilancio ed inseriti nella Finanziaria regionale di cui oggi inizierà la discussione all’ARS.

Il primo provvedimento prevede un contributo mensile fino a 1.000 euro
per tutti i lavoratori del sistema sanitario impegnati nel
fronteggiare l’emergenza Covid. Medici, infermieri, personale
para-sanitario e della SEUS potranno beneficiare di questo
riconoscimento in seguito ad un accordo che il Governo regionale
stipulerà con le organizzazioni sindacali.
Il secondo provvedimento riguarda invece la riconversione delle
imprese ed aziende per produrre dispositivi di protezione o altri
prodotti utili per contrastare le emergenze sanitarie.
La norma approvata ieri prevede che presso l’IRFIS sia costituito uno
specifico fondo da 40 milioni di euro, per sostenere quelle imprese
con sede legale in Sicilia che abbiano già avviato o intendano avviare
la produzione di mascherine, tute, igienizzanti, tecnologie
elettromedicali e quanto possa essere necessario a fronteggiare
emergenze come quella del Covid-19.

“L’emergenza Covid-19 ha mostrato la fragilità del sistema italiano di
fronte alla necessità di garantire in modo veloce e diffuso materiali
indispensabili per tutelare gli operatori sanitari e tutti i
cittadini. Con questa norma diamo una risposta strutturale,
permettendo alle imprese siciliane di avviare la produzione di quanto
necessario, rendendolo di fatto disponibile in tempi brevi e
soprattutto sottraendolo a speculazioni del mercato internazionale
come quelle cui stiamo assistendo in questi giorni.

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