Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Covid-19 Sicilia: alle imprese, fino a 100mila € a fondo perduto dalla Regione

INTESA TRA IRFIS-FINSICILIA, FIDIMED E CONFESERFIDI, I DUE CONSORZI FIDI “106” DELLA SICILIA, PER EROGARE LIQUIDITÀ IMMEDIATA ALLE IMPRESE FINO A 100MILA EURO CON UN CONTRIBUTO A FONDO PERDUTO DELLA REGIONE CHE ARRIVERA’ FINO ALL’11% DELL’IMPORTO DEL FINANZIAMENTO

Palermo, 18 aprile 2020 – Si ampliano gli interventi finanziari messi
in campo dalla Regione siciliana, e in particolare dall’assessore
all’Economia Gaetano Armao, per aiutare le imprese ad affrontare
meglio l’emergenza economica provocata dall’epidemia di Covid-19.
Adesso, in Sicilia le piccole e medie imprese danneggiate dal
“lockdown” e che hanno urgente bisogno di liquidità possono rivolgersi
anche ai due consorzi fidi “106” della Sicilia vigilati dalla Banca
d’Italia, cioè Fidimed e Confeserfidi - che sono autorizzati alle
erogazioni finanziarie dirette - per dotarsi di una provvista di
circolante o di cassa fino ad un massimo di 100mila euro usufruendo di
un notevole abbattimento del costo del denaro.

Infatti, dopo le convenzioni con Banca agricola popolare di Ragusa,
Banca popolare Sant’Angelo e Igea Banca, ora l’Irfis-FinSicilia (che
gestisce il “Fondo Sicilia” messo a disposizione dalla Regione) ha
sottoscritto una convenzione anche con i confidi Fidimed e
Confeserfidi (che assistono le richieste alle banche, prestano
garanzie ed effettuano erogazioni dirette), grazie alla quale le
imprese che ottengono un finanziamento hanno diritto ad un contributo
regionale a fondo perduto, pari ad un minimo del 5% dell’importo (fino
a 5mila euro) - che sale all’8% (fino a 8mila euro) se il
preammortamento è di almeno 12 mesi - , ad abbattimento dei tassi di
interesse o del capitale da restituire.

In più, grazie all’aggiornamento della convenzione tra Regione e
Assoconfidi Sicilia che sarà firmato a giorni, il contributo a fondo
perduto salirà all’11% (fino a 11 mila euro) se la pratica di
finanziamento bancario sarà assistita da uno dei consorzi fidi
dell’Isola. Le misure dell’assessore Armao a sostegno del ruolo della
rete dei consorzi fidi siciliani si completano con la previsione,
nella Finanziaria all’esame dell’Ars, di un fondo di 10milioni di euro
destinato a favorire la concentrazione e il rafforzamento dei consorzi
fidi al fine di creare uno o più soggetti di dimensioni adeguate alle
esigenze del mercato, così come già avvenuto in Lombardia.

La convenzione è stata firmata dal presidente dell’Irfis-FinSicilia,
Giacomo Gargano, dall’A.d. di Fidimed, Fabio Montesano, e dall’A.d. di
Confeserfidi, Bartolo Mililli, alla presenza dell’assessore Armao e
assistiti dal direttore generale dell’Irfis-FinSicilia, Giulio
Guagliano.

Così, con le delibere della Giunta regionale che hanno messo a
disposizione di questo intervento straordinario le risorse del “Fondo
Sicilia” gestito dall’Irfis, nonché con i decreti attuativi
dell’assessore Armao e la convenzione fra Regione e Abi, diventa
pienamente operativa per le imprese siciliane la possibilità di
abbattere i costi di finanziamento se la richiesta è presentata,
prevalutata e assistita da Fidimed e Confeserfidi.

“L’Irfis è impegnato accanto ai consorzi fidi siciliani per garantire
liquidità alle imprese dell’Isola in questo momento di forte
difficoltà – dichiara l’Istituto regionale - . La possibilità di
abbattere fino a 11mila euro il costo del finanziamento è una misura
unica in Italia, adottata con lungimiranza dal governo regionale per
consentire alle aziende di restare attive fino alla ripartenza e di
organizzare il rilancio delle proprie attività”.

“La sottoscrizione della convenzione con l’Irfis, che ci permette di
erogare i contributi regionali a fondo perduto alle imprese siciliane
- aggiunge Fabio Montesano, A.d. di Fidimed - rappresenta un
riconoscimento fondamentale del nostro ruolo di confidi siciliani
vigilati. L’assessore Armao ha più volte e con determinazione
condiviso con noi l’opportunità di mettere a disposizione
dell’economia siciliana, in questo particolare momento di emergenza,
la nostra ampia esperienza già maturata nella gestione dei fondi
pubblici, la collaudata operatività con il Fondo centrale di Garanzia
Pmi, la nostra capillare presenza nel territorio siciliano e la forte
conoscenza diretta delle imprese associate”.

“Abbiamo colto – conclude Bartolo Mililli, A.d. di Confeserfidi –
l’opportunità offertaci dal governo regionale, dall’assessore Armao e
dall’Irfis di assistere al meglio le imprese, che grazie a questa
convenzione hanno una prima risposta immediata alla loro esigenza di
liquidità. Entro 15 giorni il quadro di aiuti sarà completo per tutte
le tipologie di aziende, grazie alle altre misure previste nella
Finanziaria, che speriamo l’Ars approvi il più velocemente possibile,
dedicate alla tutela e al supporto anche di quelle imprese poco o per
nulla ‘bancabili’, il cui numero in questo periodo purtroppo è
aumentato a dismisura”.

Commenti