Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

Filastrocca per i medici e gli infermieri, gli (anti)eroi del Covid-19

La "Filastrocca degli (anti)eroi" è la composizione che Mimmo Mòllica dedica a medici, infermieri e operatori sanitari impegnati in prima linea contro il Covid-19, che lavorano senza sosta, dormono poco, manifestano stress, insonnia e disagio, ma non arretrano. “I morti non fanno più rumore del crescere dell’erba", scriveva Ungaretti. Eppure i nomi dei medici e degli operatori sanitari che hanno perso la vita nella lotta contro il Coronavirus fanno un rumore assordante...

Filastrocca degli (anti)eroi

Quando il maestro parlò degli eroi
nella mia mente pensavo "e poi?
avremo ancora altri eroi in futuro
che scriveranno «libertà» sul muro?".

Ed ho capito che gli eroi di Stato
non fanno parte solo del passato;
non sono figli della vanagloria:
i veri eroi han cambiato la Storia.

Ma chi saranno davvero gli eroi?
Papa Francesco lo ha detto per noi:
"Non è l'elite di chi ha soldi e successo,
ma chi per gli altri dà tutto se stesso";
chi arriva pure a donare la vita
senza mai chiedersi a cosa è servita.

Dopo attentati e delegittimazione,
a Borsellino e a Giovanni Falcone,
la mafia spietata, crudele e accanita
dei due magistrati ha stroncato la vita.

Ed ora un virus che porta sventure
tenace e subdolo, resistente alle cure,
tiene infermieri e dottori in trincea,
in prima linea, ed è un'odissea.

Con fatica davvero infinita
sono pronti a donare la vita,
dentro armature di tipo spaziale
impegnati a sconfiggere il male,
affannati a soccorrere ognuno,
senza negare mai cure a nessuno.

Dover scegliere chi dei tanti salvare
da quel perfido virus letale,
se salvare l'anziano o il bambino
è morir più di loro, persino.

E gli abbracci sono abbracci mancati,
dentro quelle armature isolati,
rimaner sempre vigili e umani
senza stringer neppure le mani.

Abbracciare ma solo a distanza
con la vita chiusa in una stanza,
con quegli occhi che voglion parlare,
con la bocca che vuol respirare.

E non diteci che siamo eroi
siamo più costernati di voi,
non c'è gloria, non c'è alcun riscatto,
ciò che stiamo facendo va fatto.

Che cos'altro potremmo noi fare
se non quante più vite salvare?
Se non essere quello che sei?
Se non essere lì dove sei!

Mimmo Mòllica ©

Roberto Stella, responsabile dell’Area Formazione della FNOMCeO, e presidente dell’OMCeO di Varese. E poi, oggi, Marcello Natali, Segretario Fimmg di Lodi. Ieri, Ivano Vezzulli, Medico di Medicina Generale nel lodigiano. Lunedì 16, Mario Giovita, medico di Medicina Generale della provincia di Bergamo. Prima di loro, Raffaele Giura, primario di pneumologia a Como. Carlo Zavaritt, ex assessore e medico bergamasco. Giuseppe Borghi, medico di Medicina Generale a Casalpusterlengo.

Il 7 marzo, Chiara Filipponi, anestesista di Portogruaro, deceduta però a causa di una malattia allo stadio terminale.

Si allunga purtroppo il triste elenco dei Medici caduti nel corso dell’epidemia di Covid-19.

A partire da marzo li riportiamo qui, sul Portale FNOMCeO, che resterà listato a lutto in loro memoria, in un triste elenco che viene via via aggiornato. In allegato, i dati sui contagi. Un monito, una lezione per tutti.

“I morti non fanno rumore, non fanno più rumore del crescere dell’erba, scriveva Ungaretti – commenta il presidente della FNOMCeO, Filippo Anelli -. Eppure, i nomi dei nostri amici, dei nostri colleghi, messi qui, nero su bianco, fanno un rumore assordante. Così come fa rumore il numero degli operatori sanitari contagiati, che costituiscono ormai il 10% del totale. Non possiamo più permettere che i nostri medici, i nostri operatori sanitari, siano mandati a combattere a mani nude contro il virus. È una lotta impari, che fa male a noi, fa male ai cittadini, fa male al paese”.

“Nell’elenco – spiega il Presidente – si è deciso di includere tutti i medici, pensionati o ancora in attività, perché per noi tutti i medici sono uguali e uguale è il cordoglio per la loro perdita. Alcuni dei medici pensionati, inoltre, erano rimasti o erano stati richiamati in attività; alcuni di loro avevano risposto a una chiamata d’aiuto. Perché non si smette mai di essere medici, lo resta sino in fondo e per tutta la vita”.

Commenti