Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Distretto sanitario D30: più trasparenza sui dati COVID-19

Nota al sindaco metropolitano e ai sindaci del Distretto sanitario D30, Valle del Timeto (Patti, Montagnareale, Librizzi e San Piero Patti), al fine di sollecitare maggiore trasparenza sui dati numerici relativi all'emergenza COVID-19. Maggiore trasparenza sui dati dell’emergenza coronavirus.

Librizzi, 6 aprile 2020 - L’emergenza sanitaria in corso sta mettendo duramente alla prova le risorse anche psicologiche dei cittadini della Città Metropolitana e dei comuni della vallata del Timeto, già fortemente provati anche dal punto di vista sociale ed economico.  La fragilità che viviamo in questi momenti è amplificata dalla paura, che nasce anche dalle poche informazioni a disposizione, spesso fornite in maniera confusa, incostante e rilanciate sul web e attraverso siti d’informazione e social alle volte in modo tale da aggravare lo stato di tensione e di timore e rischiando anche di  compromettere la volontà dei cittadini di rispettare le necessarie restrizioni e i divieti.

Fatta salva l’assoluta e ovvia tutela della privacy dei singoli, è necessaria la massima trasparenza sui
dati numerici relativi al contagio da coronavirus, fornendo maggiori informazioni ai cittadini di ogni
comune, sia per avere una conoscenza dei numeri diretta dell’evolversi della situazione, sia soprattutto per acquisire maggiore consapevolezza sull’importanza dei comportamenti personali.
È fondamentale soprattutto che il numero e il risultato dei tamponi effettuati sia comunicato con
tempestività e che gli stessi test siano condotti nel maggior numero possibile, specie su quei soggetti
particolarmente esposti come gli operatori sanitari, i volontari del terzo settore, i medici, gli infermieri, gli ospiti di strutture residenziali e sociosanitarie, i commercianti e gli autotrasportatori.

La salute è un bene primario e un diritto che deve essere garantito per tutti i cittadini, in qualsiasi luogo e con il giusto impegno di strutture, mezzi e risorse umane da parte delle istituzioni, specie in situazioni di grande emergenza come quella che stiamo vivendo, se necessario raccogliendo i fondi anche da altri capitoli, al momento non essenziali, del bilancio sia regionale sia provinciale.
Per questi motivi, il Comitato Valle del Timeto CHIEDE alle amministrazioni comunali del comprensorio di Patti (riunite nel Distretto sanitario D30) e ai rappresentanti politici del territorio, di adempiere ai loro doveri impegnandosi a rappresentare con forza di fronte all’Assessorato regionale alla salute, a tutto il governo regionale e nazionale e all’ASP 5 di Messina gli interessi e le necessità degli abitanti dell’area, che in questo momento si possono tradurre nelle seguenti domande:

1) Perché i tempi che intercorrono tra l’effettuazione dei tamponi e gli esiti dell’esame di laboratorio si allungano a volte fino a 5-7 giorni, quando basterebbero 4-6 ore per ottenere i risultati? È veramente un problema legato alla mancanza di reagenti, come riportato da alcuni organi d’informazione? Se sì, sarebbe una cosa molto grave, visto che da tempo era stata disposta l’effettuazione di tamponi al personale socio-sanitario ed ai siciliani ritornati da altre regioni e che la mancanza di reagenti vanificherebbe un’efficace azione di monitoraggio.

2) Quanti e quali sono i centri realmente attivi abilitati ad effettuare l’analisi di laboratorio dei tamponi
che provengono dal nostro territorio? Viste le lungaggini è opportuno sapere se tutti i centri annunciati
siano stati effettivamente attivati e in che numero siano quelli che servono la Città Metropolitana e in
particolare i comuni della valle del Timeto.

3) Perché non viene quotidianamente comunicato ai cittadini il dato dei tamponi effettuati, dei casi
positivi rilevati, dei guariti e dei decessi, di ogni singolo comune del comprensorio? I dati che vengono
forniti dalla Regione sono infatti aggregati per provincia e non consentono di avere un’idea chiara
dell’evolversi del contagio e dell’efficacia dei provvedimenti di contenimento assunti nel comune di
residenza. Perché non pubblicare questi dati ufficiali direttamente sui siti istituzionali di ASP, Città
Metropolitana, Comune, Prefettura, in modo da evitare parziali comunicazioni e/o letture distorte dei dati
reali?

4) Quando verranno programmati nella Città Metropolitana e nel comprensorio i cosiddetti test rapidi
che consentirebbero in circa 20 minuti di avere indicazioni sulla positività al coronavirus?
Nel rimanere in attesa di un rapido riscontro alla presente data l’estrema urgenza imposta dalla
situazione, si porgono cordiali saluti.

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