Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr, nelle mani della criminalità organizzata

Le mani della criminalità organizzata sui Fondi Ue: ecco come in Italia si bruciano i soldi del Pnrr.  La metà delle indagini relative alle frodi sui fondi Ue riguardano l'Italia (6 su 12 miliardi complessivi di danno stimato). E sulla maggior parte di queste c'è l'ombra della criminalità organizzata, attratta dal richiamo del flusso consistente di denaro. 4 mag 2024 - È quanto emerso il 29 e il 30 aprile a Bruxelles, nel corso dei due giorni di studio, approfondimento e confronto giuridico dedicati alla Procura europea, alle sue competenze e ai riflessi più significativi della sua azione giudiziaria. Un appuntamento che si è concluso con l'affermazione di un dato che non può lasciare indifferenti anche coloro che non sono professionisti del settore legale: l'Italia è al centro delle indagini Eppo.   Pur essendo stato pubblicato pochi giorni fa il Report 2023 - 2023 in numbers | European Public Prosecutor’s Office (europa.eu) - l'analisi dell'andamento delle

Siciliani fuorisede lontani da 2 mesi, Musumeci consenta finalmente il rientro

Siciliani fuorisede: “Sono lontani da due mesi, il presidente Musumeci consenta finalmente il rientro controllato”

PALERMO, 4 maggio 2020 - “Chiediamo al presidente Musumeci di intervenire immediatamente, con proprio provvedimento e in raccordo con il governo nazionale e il ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti, per consentire il rientro in Sicilia di tutti i cittadini siciliani che per ragioni di studio, lavoro o altre motivazioni si trovano al di fuori della regione. Sono trascorsi due mesi senza che a questi nostri concittadini sia stata la possibilità di rientrare nella propria terra e di ricongiungersi con le proprie famiglie. Naturalmente il rientro va disciplinato accuratamente, tenendo presente la necessità assoluta di osservare ogni disposizione già vigente per la tutela della salute, come la registrazione del proprio rientro e il necessario periodo di isolamento, così da prevenire i rischi del contagio”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che aggiungono:

“L’intervento è doveroso nei confronti di questi siciliani bloccati fuori dalla Sicilia, che hanno rispettato il lockdown in maniera lineare e rispettosa della propria Isola. Bisognerebbe essere più comprensivi e grati per la pazienza mostrata con tutta evidenza. Per essere pratici ed efficaci occorre quindi scaglionare i rientri fissando un numero massimo di attraversamenti giornalieri, utilizzando anche i mezzi Ncc (noleggio con conducente) o i mezzi pubblici, imponendo la prenotazione on line dei biglietti in modo da gestire al meglio i controlli ed evitare le file interminabili a Villa San Giovanni. In questo modo, attraverso il protocollo ‘corridoi controllati’, le prefetture poi avvisano i sindaci e le Asp di residenza, per i tamponi e la vigilanza sulla quarantena”, concludono.

Commenti