Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Beni culturali Sicilia, Architetti: "No al titolo VI del Disegno di Legge Regionale n. 698"

Il Presidente della Consulta degli Ordini degli Architetti PPC della Sicilia Arch. Pino Falzea: , compromette l’interesse comune diffuso a tutela del paesaggio siciliano

Messina, 1 giu 2020 - La Consulta degli Ordini degli Architetti PPC della Sicilia ha scritto alla V Commissione dell’Assemblea Regionale Siciliana – sottolinea il Presidente Falzea - per esprimere il proprio disaccordo nel merito de gli articoli proposti al “TITOLO VI Norme sulla pianificazione paesaggistica” di cui al DISEGNO DI LEGGE (n. 698) “ Disposizioni in materia di beni culturali e di tutela del paesaggio”.

In particolare, - continua Falzea - non si condivide la volontà di demandare ai comuni i pareri oggi espressi dalle Soprintendenze ai Beni Culturali e Ambientali, Infatti la proposta in discussione implementerebbe ulteriore discrezionalità nella moltitudine dei procedimenti istruttori per interventi di trasformazione antropica con il rischio di compromettere la c.d. “bellezza d’insieme” del paesaggio siciliano, confinandolo a contesti sub locali autonomi, senza quindi poterne concretizzare una preminente valorizzazione, una corretta programmazione, rischiando di compromettere le azioni di tutela dell’interesse comune diffuso.

Non condivide infine - conclude Falzea - il volere assegnare un esclusivo ruolo all’ASSESSORATO REGIONALE DEL TERRITORIO E DELL'AMBIENTE in tema di “Procedimento di formazione del piano paesaggistico”, già estremamente lento nel rilasciare i provvedimenti attualmente di competenza dello stesso assessorato.

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