Disabilità, l’INPS diviene titolare unico del processo di accertamento

Riforma della disabilità: l’Istituto avvia la seconda fase della sperimentazione dal 30  settembre. Estensione delle nuove modalità di accertamento della disabilità in ulteriori  province, nonché nella Regione autonoma Valle d’Aosta e nella Provincia autonoma di Trento  Roma, 12 settembre 2025 - L’INPS annuncia che, a partire dal 30 settembre 2025, è prevista la seconda fase della sperimentazione della Riforma della Disabilità, prevista dal decreto legislativo n.62/2024, con l’attivazione del nuovo sistema di accertamento della condizione disabilità in ulteriori territori. Dopo il positivo avvio, il 1° gennaio 2025, della prima fase sperimentale, la nuova fase interesserà altre undici province: Alessandria, Genova, Isernia, Lecce, Macerata, Matera, Palermo, Teramo e Vicenza, nonché la Regione autonoma Valle d’Aosta e la Provincia autonoma di Trento. Una delle principali novità introdotte riguarda la nuova modalità di avvio del procedimento di accertamento della disabilità...

COVID19: 42mila fra titolari di assegni di invalidità e stagionali riceveranno l’indennità

Inps: novità su indennità COVID19. Circa 42mila fra titolari di assegni di invalidità e lavoratori stagionali riceveranno l’indennità COVID 19 a seguito del riesame delle domande. Nuove categorie di lavoratori dello spettacolo beneficeranno dell’indennità. Prorogate all’8 giugno i termini di presentazione delle domande per i titolari di assegno ordinario di invalidità e per l’integrazione del reddito di cittadinanza.

Roma, 1 giugno 2020 - Si comunica che l’Istituto ha concluso il riesame d’ufficio di circa 42.000 domande di indennità COVID19 per il mese di marzo 2020, in precedenza respinte, relative ai
titolari di assegno ordinario di invalidità (19mila circa) e ai lavoratori stagionali (23mila circa) con qualifica rilevata attraverso le comunicazioni obbligatorie (Unilav). Queste domande saranno quindi poste in pagamento sia per il mese di marzo sia per il mese di aprile 2020

Il Decreto Rilancio Italia ha previsto poi per i lavoratori dello spettacolo una indennità
COVID19 di 600 euro mensili per i mesi di aprile e maggio. I beneficiari iscritti al
Fondo dei lavoratori dello spettacolo sono ricompresi in due platee: con almeno 30
contributi giornalieri versati nell'anno 2019 da cui deriva nel medesimo anno 2019 un
reddito non superiore a 50.000 euro; con almeno 7 contributi giornalieri versati
nell'anno 2019, da cui deriva nel medesimo anno 2019 un reddito non superiore a
35.000 euro. Per entrambe le platee è prevista l’incompatibilità con le pensioni dirette
o con il lavoro dipendente verificati alla data del 19 maggio 2020.
Per entrambe le platee si precisa che sono on-line le domande di accesso con unico
format per le due mensilità. Inoltre, coloro che con il requisito dei 30 contributi
giornalieri che hanno già presentato domanda per il mese di marzo non devono
presentare nuova domanda.

A seguito delle novità introdotte dal decreto legge Rilancio Italia del 19 maggio scorso,
infine, i soggetti titolari di assegno ordinario di invalidità potranno presentare
domanda per le indennità COVID19 in scadenza per il mese di marzo, fino a lunedì
prossimo 8 giugno 2020 (termine previsto inizialmente al 3 giugno). L’eventuale
ammissione al pagamento di marzo comporterà anche il pagamento dell’indennità per
il mese di aprile.
Analogo termine prorogato dell’8 giugno 2020 viene previsto per i titolari di reddito di
cittadinanza che, pur non avendo diritto all’indennità per il mese di marzo, possono
beneficiare dell’integrazione del reddito di cittadinanza stesso fino a capienza dei 600
euro (500 euro in caso di lavoratore agricolo) per il mese di aprile 2020. In caso di
ammissione al beneficio non sarà quindi pagata l’indennità COVID19, ma
esclusivamente una integrazione del proprio reddito di cittadinanza in corso di
percezione

Si precisa, infine, che ai sensi dell’articolo 82 del citato decreto legge Rilancio Italia, le
indennità COVID sono incompatibili con il Reddito di Emergenza (REm).

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