Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Cave: in Sicilia tra i più elevati prelievi di “porfido e altre rocce vulcaniche”


Sono 4.518 i siti estrattivi autorizzati, 2.169 dei quali in produzione (-3% sul 2017).Le estrazioni nazionali di risorse minerali non  energetiche, compresi i prelievi delle acque minerali naturali, ammontano a 183,3 milioni di tonnellate(-1,2%) e sono in prevalenza risorse minerali da cave(83,2%). Nelle regioni del Nordsi concentra il 48,5%dei prelievi (83,1 mln di tonnellate; +4,9%), seguito da Sud e Isole (55,9 mln di tonnellate: -13,6%). L’indicatore di pressione antropica. Intensità di estrazione di risorse minerali non energetiche è in calo dell’1,4% a livello nazionale.

29/07/2020 - Nel 2018 sono rilevati complessivamente 4.518 siti estrattivi autorizzati, dichiarati attivi o non attivi (vale a dire siti dichiarati sospesi o cessati nell’anno di riferimento), dalle Istituzioni pubbliche locali, che rilasciano le autorizzazioni alla coltivazione. Di tali siti, 4.398 sono cave e 120 miniere. Rispetto al 2017 si registra una flessione del numero complessivo di siti estrattivi autorizzati (-4,4%). I siti estrattivi attivi cave e miniere sono 3.674 (-5,7% sul 2017) e 1.575 i comuni in cui si trova almeno uno di tali siti. Nel 46,6% di questi comuni sono presenti da 2 a 5 siti estrattivi attivi. Le cave attive sono 3.580, di cui 2.094 sono cave produttive nel 2018 (-3,2% sul 2017). Delle 120 miniere autorizzate solo 75 svolgono attività di estrazione.
Fra le regioni troviamo la Provincia Autonoma di Trento con 1,9 milioni di tonnellate (21% del totale nazionale dell’aggregato). A seguire Sicilia (1,6) e Umbria (1,4), i cui prelievi risultano in aumento rispetto all’anno precedente.

In Emilia-Romagna e Umbria vi sono le estrazioni più consistenti di “argilla” rispettivamente con 1 milione di tonnellate e 762 mila tonnellate, entrambe in calo rispettivamente del -23,8% e -30,1%.
Alcuni minerali grezzi di pregio, inclusi nell’aggregato “granito e altre rocce intrusive, scisti e gneiss”, vengono estratti soprattutto in Sardegna e Piemonte (rispettivamente 1,1 milioni e 931 mila tonnellate). I prelievi in tali regioni rappresentano insieme il 62,5% di quelli nazionali relativi all’aggregato. In Toscana le estrazioni di “marmo” raggiungono i 3,5 milioni di tonnellate, nonostante un calo del -6,3% rispetto al 2017. Questa regione da sola conta ben il 62,4% della produzione nazionale di marmo, seguita da Lombardia (913 mila tonnellate) e Sicilia (548 mila tonnellate).

Le risorse minerali dell’aggregato “calcare, travertino, gesso e arenaria” sono estratte in prevalenza in Puglia per un totale di 11,6 milioni di tonnellate (-6,6% sul 2017), corrispondenti al 16,9% dei prelievi nazionali. Seguono Lombardia (7,7 milioni di tonnellate), Toscana (6,7), Sicilia (5,4).

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