Di Caro (M5S): "La maggioranza dei dipendenti regionali si gratta la pancia? Musumeci non spari nel mucchio, avvii accurate indagini per dimostrarlo e se è vero prenda i dovuti provvedimenti”. Musumeci contro Regionali, Siad-Cisal: “Silenzio dalla maggioranza:
cosa ne pensano i partiti?”
Palermo, 19 luglio 2020 – “Le nuove esternazioni di Musumeci sui dipendenti regionali, secondo cui l’80 per cento si gratterebbe la pancia, sono gravissime e lesive dell’immagine, anche di coloro, e sono la maggioranza, che portano a compimento, con diligenza ed impegno, il proprio lavoro. Noi per primi condanniamo senza nessuna attenuante i fannulloni, che vanno sanzionati come meritano e, se è il caso, messi alla porta, ma non si può sparare nel mucchio. Musumeci avvii precise indagini in tal senso e prenda provvedimenti nei confronti di chi è responsabile di comportamenti censurabili”.
Lo afferma il deputato M5S all'Ars, Giovanni Di Caro, in relazione alle ultime uscite del presidente della Regione. "Già nel 2018 – ricorda Di Caro – Musumeci parlò di funzionari regionali che si comportano da criminali. A questa generica affermazione non ci risulta che sia seguita un’azione particolare da parte del presidente, né è mai arrivata risposta ad una mia interrogazione presentata all’Ars su questo tema. I fannulloni vanno condannati senza se e senza ma, ma non è certo sparando nel mucchio che si risolvono i problemi, a meno che ciò non serva a creare alibi all’ormai cronaca improduttività di questo governo che sarà ricordato solo per la sua insipienza e improduttività”.
“Le dichiarazioni di ieri di Musumeci contro i dipendenti della Regione Siciliana sono di inaudita gravità e ribadiamo l’intenzione di procedere per le vie legali a tutela dell’onorabilità di migliaia di onesti lavoratori, qualora ne ricorrano le condizioni. Rimaniamo però colpiti dal silenzio assordante dei partiti di maggioranza: cosa ne pensano i deputati regionali e gli assessori delle dichiarazioni del Governatore? Tutti d’accordo nel definire fannulloni 13 mila dipendenti?”. Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Angelo Lo Curto del Siad-Cisal.
“Le organizzazioni sindacali hanno sempre dimostrato disponibilità al dialogo – dicono Badagliacca e Lo Curto – sebbene il Governo sia in ritardo su molti fronti: il nuovo contratto dei dirigenti ancora non applicato, la riqualificazione rimasta lettera morta, i dispositivi di sicurezza che scarseggiano nonostante il pericolo Covid, la riforma della Pubblica amministrazione al palo. Troppo facile scaricare la colpa sui lavoratori, quando è chiaro che la responsabilità dei disservizi è di chi è al comando”.
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