Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Mimmo Cuticchio e i Figli d’Arte si raccontano su Rai Radio 3

Mimmo Cuticchio e la compagnia Figli d’Arte Cuticchio si raccontano a Pantagruel su Rai Radio 3

Palermo, 3 luglio 2020 - Il programma estivo di Rai Radio 3 Pantagruel, in onda il sabato e la domenica pomeriggio (dall'11 luglio al 13 settembre dalle ore 15 alle 18) dedica un approfondimento alla storia della compagnia Figli d’Arte Cuticchio attraverso la voce del maestro Mimmo Cuticchio. Cinque puntate della durata di 20-30 minuti ciascuna in onda sempre alle 17 che, attraverso il ricco archivio di materiali custodito dalla compagnia nel tempo, racconteranno un viaggio che inizia nel 1971, quando Mimmo Cuticchio si distacca dalla compagnia del padre Giacomo e fonda il suo gruppo, e arriva fino ai nostri giorni. La storia di una compagnia che salda tre principali linguaggi della
comunicazione teatrale: il recupero delle tecniche tradizionali dei pupi e del cunto, la ricerca e la sperimentazione. Oltre all’attività di produzione, la compagnia Figli d’Arte Cuticchio promuove e organizza mostre, rassegne e
dal 1985 un festival teatrale dedicato al teatro di figura e alla narrazione intitolato “La Macchina dei Sogni”.

Tutto questo sarà raccontato su Rai Radio 3. "Storie teatrali", questo il titolo del ciclo di Radio3, che ospiterà dopo la compagnia Figli d’Arte Cuticchio, altri tre gruppi che, a vario titolo, hanno segnato e innovato la scena italiana: la compagnia della Fortezza di Armando Punzo, il Teatro dell’Elfo di Elio De Capitani e Ferdinando Bruni, il Teatro delle Albe di Marco Martinelli ed Ermanna Montanari.
Sabato 4 luglio, invece, su Rai 5 alle 19,25, andrà in onda lo spettacolo “Medusa”, tragedia in musica.
Si tratta dell’ultimo spettacolo della compagnia, con coro e orchestra dal vivo, andato in scena la scorsa estate nell’atrio di Palazzo D’Aumale a Terrasini. Lo spettacolo con la regia di Mimmo Cuticchio, la musica del figlio Giacomo e il libretto di Luca Ferracane, mette insieme le tradizioni dell’opra dei pupi e dell’opera lirica.

Il libretto in versi rende omaggio ai grandi poeti del melodramma del Settecento (Zeno e Metastasio).
Ma diversamente dal melodramma barocco che prevedeva di solito un lieto fine, l’eroina tragica va incontro a un infelice destino. La trama prende spunto dai racconti mitici di età ellenistica che narrano della Gorgone, le cui fonti riferiscono di una bellissima fanciulla mutata in mostro dalla dea Atena, irata per la profanazione del suo santuario in seguito all’amplesso della giovane con il dio dei mari Poseidone.

La figura della Medusa ha un legame inscindibile con la Sicilia, crogiolo di innumerevoli civiltà, una terra ospitale ma allo stesso tempo perennemente calpestata come la bellissima fanciulla Medusa, destinata dal Fato a essere maledetta da una dea e immortalata nel suo ultimo respiro: un urlo soffocato che invoca l’amore degli uomini. In scena i pupari (Mimmo e Giacomo Cuticchio) sono come sacerdoti al servizio della storia e ogni azione è realizzata come forma rituale. Tutto si muove poeticamente e come nei sogni, Medusa non è ancora il mostro che ci hanno abituati a conoscere, è una giovine, bella fanciulla che sogna l’amore.

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