Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Ponte sullo Stretto e Infrastrutture: un flash mob molto affollato

Flash mob per le infrastrutture, adesioni in costante aumento. Appuntamento domani a Messina alle 10

Crescono di giorno in giorno le adesioni al flash mob in programma domani (venerdì 31 luglio) a Messina, in piazza Unione Europea (di fronte al municipio), per chiedere al governo una congrua parte (non meno del 40%, pari a 83 miliardi 600 milioni di euro) delle risorse del Recovery fund, al fine di dotare il Sud delle infrastrutture necessarie alla ripresa socio - economica.
Ad appoggiare l’iniziativa di Rete civica per le infrastrutture nel Mezzogiorno, sposata da un movimento spontaneo sorto tra la Sicilia e la Calabria e composto da associazioni, lavoratori, imprenditori, professionisti, studenti, oltre che partiti politici sia di maggioranza che di opposizione, sono anche i Forconi di Mariano Ferro, Diventerà bellissima, il movimento politico che fa capo a Nello Musumeci, il Comitato Pro raddoppio Ss 284 di Benedetto Torrisi, la testata giornalistica Sicilians diretta da Elisabetta Raffa.

«Abbiamo sollevato la questione delle infrastrutture già nel 2012 – afferma Mariano Ferro – e da allora non ci sono stati grossi passi avanti. Anzi. Tra frane, viadotti crollati e quant’altro, la situazione è sotto gli occhi di tutti. Rode inoltre che i treni ad alta velocità si fermino in Calabria, mentre in Sicilia, per arrivare a Torino, dobbiamo accontentarci di treni lumaca. Sarebbe tutt’altra cosa se avessimo l’alta velocità fino a Trapani. In passato ho sostenuto che prima occorresse infrastrutturare la Sicilia e poi pensare eventualmente al Ponte sullo Stretto. Oggi ho cambiato idea. Il Ponte potrebbe essere l’ideale rampa di lancio per tutte le altre opere, come l’alta velocità, come una rete autostradale efficiente. La Salerno - Reggio Calabria adesso è una signora autostrada, fino a Reggio arrivano pure le Frecce, sebbene non sia proprio alta velocità. Mentre la Sicilia è tagliata fuori. Non ne faccio un problema di schieramenti politici ma di buon senso. Se è vero che l’Unione Europea ha detto di spendere al Sud i soli del Recovery fund, davvero bisogna chiedersi “se non ora quando?”. Vorrei vedere una classe politica impegnata fino in fondo su questi temi e non persa nelle lotte per le poltrone. Sento parlare di referendum per il Ponte. Ma perché dovremmo farlo? Non mi pare ci siano stati referendum per l’alta velocità fino a Salerno o la Tav Torino - Lione. Mi sembra solo un’iniziativa per perdere altro tempo. Il Ponte è un’infrastruttura che va decisa dallo Stato. Quindi, decida di farlo nel più breve tempo possibile».

A testimoniare l’adesione di Diventerà bellissima sono i deputati Ars Alessandro Aricò e Pino Galluzzo. Quest'ultimo interverrà a nome del movimento politico all'iniziativa denominata “Se non ora, quando?” che si svolgerà domani alle 10. «Cittadini, associazioni, sindacati e partiti, tutti insieme – affermano Aricò e Galluzzo – dobbiamo mobilitarci per rivendicare i diritti che spettano alla Sicilia. Il governo nazionale non deve perdere ulteriore tempo nel completare e realizzare le infrastrutture al servizio dei “corridoi” europei:il Ponte sullo Stretto, appunto, ma anche l'Alta velocità e l'Alta capacità ferroviaria da Augusta fino ai confini nazionali, il potenziamento dei sistemi aeroportuali esistenti, le Zone economiche speciali, l'adeguamento delle 15 Autorità portuali, la digitalizzazione e la banda larga».

Tutti interventi, quelli rivendicati da Diventerà bellissima, oggetto delle richieste formulate in una lettera aperta che, subito dopo il flash mob, sarà consegnata al prefetto, affinché venga inoltrata a Sergio Mattarella, Giuseppe Conte, ai presidenti delle Camere e ai governatori delle Regioni meridionali.

All’iniziativa aderiscono pure Cisl e Uil, Forza Italia, Sicilia futura - Italia Viva, Ora - Sicilia al centro, Vox Italia, Fratelli d’Italia, Lega, Cittadinanzattiva, Movimento cristiano lavoratori, Movimento 24 agosto di Pino Aprile, Sicilia Autonoma, Ordine degli architetti di Messina, Istituto Nazionale di Bioarchitettura, Capitale Messina, Associazione Ferrovie Siciliane, Comitato pro Ferrovia Valle Alcantara, Claai - Casartigiani dei Nebrodi, Sicindustria, Confcommercio, le realtà giovanili di Fi, Lega e Fdi e le organizzazioni studentesche Sud, I Figli di Ippocrite e Athena.
Messina, 30 luglio 2020

"Fratelli d'Italia è da tempo e con convinzione, favorevole della realizzazione del ponte sullo Stretto. I finanziamenti del Recovery fund sono un'occasione unica che non va sprecata. Occorre quindi partire al più presto, senza tentennamenti o rinvii''. Lo afferma il capogruppo di FdI Elvira Amata, delegata del presidente dell'ARS con funzione di presidente nella Conferenza permanente interregionale per il coordinamento delle politiche nell'area dello Stretto. L'On. Amata, domani, interverrà a Messina al flash mob per sollecitare la costruzione del ponte e delle infrastrutture connesse alla mega opera, sarà presente anche il deputato nazionale di Fratelli d'Italia Carmela Ella Bucalo, facente parte della commissione lavoro: "Non solo per la Sicilia ma per tutto il Meridione il Ponte è l'unica infrastruttura che potrebbe cambiare in positivo il corso della storia. Oltre a garantire lavoro a migliaia di italiani, potremo finalmente parlare di quel corridoio Berlino-Palermo indispensabile per completare il collegamento dell'Europa verso le nuove realtà del Nord Africa e le rotte marittime che collegano l'Europa alla Cina, all'India e al Brasile. Cosa che il governo italiano non ha ancora capito".

«L’iniziativa di venerdì è una battaglia della comunità messinese. Non bisogna dargli alcun colore politico altrimenti si rischia di perdere di vista qual è il vero obiettivo, ovvero quello delle infrastrutture». A dirlo, a margine della conferenza stampa di presentazione del flash mob per le infrastrutture al Sud, è stato il segretario generale della Cisl Messina, Antonino Alibrandi che ha dato l’adesione del sindacato all’iniziativa organizzata da Rete Civica.

«Un territorio infrastrutturato dà opportunità, crea sviluppo ed occasioni di industrializzazione grazie alla moderna tecnologia ed ai nuovi impatti ambientali che coniugano salute e sicurezza – ha aggiunto – Non possiamo continuare a raccontare di giovani che vanno via, non possiamo permetterci di continuare a lamentarci per il mantenimento dei posti di lavoro e per le difficoltà della produzione industriale e commerciale. Dobbiamo dare alle imprese le condizioni strutturali per continuare ad operare sul territorio, così da fare ritornare chi è stato costretto ad andare via evitando la desertificazione sociale e il grido di lamento delle persone, diventato a queste latitudini, quasi una parte inscindibile del dna».

Alibrandi si è rivolto anche ai rappresentanti politici che parteciperanno all’iniziativa. «Spero in una presa di coscienza di tutti i parlamentari siciliani e nazionali per tutelare il territorio. Diventi, questa, una iniziativa della città, non una campagna di partito o di orientamento politico. Il Ponte sullo Stretto non è il tema principale dell’iniziativa ma, sia chiaro, che sul Ponte non ci può essere divisione. È un’opera che serve, la continuità territoriale stabile è una condizione basilare per rilanciare l’economia sul territorio. Non possiamo assistere a tanti annunci ed a nessuna opera realizzata. Le risorse ci sono, mettiamo da parte le lamentele e proviamo a stare tutti insieme per il bene del territorio. Si deve creare una comunità vera».

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