Violenza contro le donne: da ex partner più diffuse al Sud e nel Centro (4,9% e 4,7%)

Istat. L’Indagine sulla violenza contro le donne - denominata “Sicurezza delle donne” - è lo strumento di  rilevazione che, attraverso interviste rivolte a un campione rappresentativo di donne, permette di conoscere l’ammontare delle vittime della violenza maschile, includendo anche le esperienze subite e mai denunciate alle autorità (“sommerso della violenza”). Le violenze da partner attuale sono più diffuse al Sud e nel Centro (rispettivamente 2,0% e 1,8%), così come quelle subite da ex partner (rispettivamente 4,9% e 4,7%). 22/11/2025 - Sono circa 6 milioni e 400mila (il 31,9%) le donne italiane dai 16 ai 75 anni di età che hanno subito almeno una violenza fisica o sessuale nel corso della vita (a partire dai 16 anni di età). Il 18,8 ha subìto violenze fisiche e il 23,4% violenze sessuali; tra queste ultime, a subire stupri o tentati stupri sono il 5,7% delle donne. Il 26,5% delle donne ha subito violenza fisica o sessuale da parenti, amici, colleghi, conoscenti o sconosciu...

Zone franche montane. Micciché: “L’istituzione delle Zfm in Sicilia è indispensabile per evitare

Zone franche montane. Micciché: “L’istituzione delle Zfm in Sicilia è indispensabile per evitare isolamento aree interne”

Palermo, 18 luglio 2020 - “Comprendo la preoccupazione di Vincenzo Lapunzina, coordinatore regionale del Comitato pro ZFM in Sicilia, per l’assenza, nel Documento di Economia e Finanza Regionale (Defr) redatto per il 2021-2023, di alcuna indicazione circa l'istituzione delle Zone Franche Montane di Sicilia”. Lo scrive in una nota il Presidente dell’Ars, Gianfranco Miccichè, che aggiunge: “L’istituzione delle Zone franche montane in Sicilia, è indispensabile se vogliamo evitare che le aree interne dell’Isola rimangano completamente deserte e prive di ogni attività imprenditoriale. Ricordo che l’Assemblea regionale siciliana lo scorso mese di dicembre ha approvato un’apposita legge-voto, trasmessa al Parlamento nazionale che ha iniziato il suo percorso in Senato. Pertanto, - conclude Miccichè - invito il governo regionale ad inserire le Zfm nel Documento economico finanziario regionale al fine dì prevederne le specifiche ricadute sul piano macro-economico”.

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