Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

«Filastrocca dei perché» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca dei perché» di Mimmo Mòllica è dedicata ai mille «perché» dei bambini, indugiando non tanto sui «perché della conoscenza» quanto su quelli per «conferma». Infatti, sono spesso i luoghi comuni, i proverbi e le frasi fatte che inducono i piccoli a volere una «prova» concettuale. Perché a volte i bambini sanno già la risposta.



«Filastrocca dei perché»

Perché, vorrei saper perché
chi fa da sé fa per tre,
e perché due non fa tre?

Perché, vorrei saper perché
le cinque è l’ora del tè
e invece non del caffè.

Vorrei saper perché
i miei vanno al lavoro,
mentre io vado a scuola
e non vado con loro?

Vorrei saper perché
dormo sempre di là,
mamma non è con me,
dorme col mio papà?

Vorrei saper perché
perché il conto è salato,
perché piove a dirotto
sempre qua sul bagnato,
perché è inutile piangere
sopra il latte versato
e se zuppa non è
sarà pane bagnato?

Vorrei saper perché
meglio tardi che mai,
e le usanze le trovi
nel paese in cui vai,
ti diranno chi sei
se dirai con chi vai?

Perché ha l’orlo l’abisso
e c’è chi ha un chiodo fisso,
se il vicino non perde
perché l’erba è più verde,
chi si loda si imbroda,
chi di paglia ha la coda,
chi la vita l’ha amara,
ma sbagliando si impara?

Vorrei saper perché
da cosa nasce la cosa
ma non si sa che cosa,
e perché mogli e buoi
sono dei paesi tuoi,
perché la notte è fonda
e la terra è rotonda?

Mimmo Mòllica ©

Perché è l’ora di andare a letto? Perché voi andate al lavoro e io a scuola? Perché? L’età dei «perché» è piuttosto precoce e dare una risposta soddisfacente per i bambini è a volte arduo. Domande e perché ci lasciano a volte spiazzati. Il compito dell’adulto non è solo rispondere, ma stimolare altri perché. L’attitudine dei bambini a porre domande - infatti - non è solo frutto della loro curiosità, del desiderio di conoscere, ma è pure un modo di (in)trattenere il genitore, l’adulto, (spesso) assorbito dagli impegni, dalle cose da fare.
E se la curiosità è autentica nel bambino, a volte il susseguirsi dei perché è un gioco «a conoscere», ma pure «a stare assieme». E non c’è niente di più bello che essere co-protagonisti dell’evoluzione del nostro bambino che attraverso i suoi «perchè» ci dà prova della sua intelligenza e dei progressi compiuti.

[17 agosto 2020]

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