Fecondità. Sempre meno persone intendono avere figli, l'incertezza più elevata nelle Isole (40,0%)

Sempre meno persone intendono avere figli. Nel 2024 solo il 21,2% delle persone tra 18 e 49 anni intende avere un figlio (certamente o probabilmente) nei successivi tre anni (era il 25,0% nel 2003). Oltre 10,5 milioni di persone non vogliono avere figli o altri figli né nei tre anni successivi l’intervista, né in futuro. All’origine della scelta un terzo cita motivi economici, il 9,4% condizioni lavorative inadeguate e l’8,6% mancanza di un partner.  22/12/2025 - (Istat) La metà delle donne pensa che l’arrivo di un figlio peggiori le proprie opportunità di lavoro (tra le 18-24enni oltre il 65%), mentre il 59,0% degli uomini non prospetta effetti su di sé. Il 28,5% indica come priorità per la natalità le misure di sostegno economico seguono i servizi per l’infanzia (26,1%) e le agevolazioni abitative (23,1%). Meno della metà delle donne che desideravano un figlio nel 2016 sono riuscite ad averlo nei tre anni successivi. Oltre un quinto pensa a un figlio entro tre anni, un terzo rin...

«Filastrocca dell’ape» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca dell’ape» di Mimmo Mòllica vuole essere omaggio a questi laboriosi insetti, ma pure appello per la salvezza delle api e della biodiversità. Le api, infatti, sono in reale pericolo, minacciate da pesticidi e perdita del loro habitat. I pesticidi le paralizzano, causandone il disorientamento e la morte. Salviamo le api!

«Filastrocca dell’ape»

Sono l'ape piccina e fedele
sono l'ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.

Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d’ogni fioritura,
soave dono di madre natura.

Dolce miele ch'è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.

Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l’Ambiente,
mentre l’aria si sporca e si inquina,
l’acqua è torbida e non cristallina.

Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.

Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall’abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.

Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l’Universo.

L’ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell’arrivo d’ogni primavera.

Siamo piccole ma l’alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c’è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.
Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.

Mimmo Mòllica ©

Le api, molto più del miele

Le api sono in pericolo, minacciate e decimate da pesticidi, parassiti, cambiamenti climatici, a causa della perdita del loro habitat, di malattie e monocolture. I pesticidi paralizzano le api, causandone il disorientamento e la morte. Alcuni pesticidi, molto diffusi nell’ambiente, rappresentano un rischio diretto per gli insetti impollinatori, dando luogo ad una loro consistente diminuzione.
ll ruolo delle api, di bombi e farfalle e degli insetti impollinatori è di fondamentale importanza per la produzione del cibo e per l’ambiente.
Le api, del resto, fanno molto più del miele: da loro dipende un terzo del nostro cibo attraverso l’impollinazione. Molte importanti colture orticole e vegetali rischiano d’essere duramente colpite dal calo numerico degli insetti impollinatori (frutta, verdura e ortaggi, come i pomodori, mandorle, mele e fragole: più di 4.000 tipi di verdure solo in Europa).
Salviamo le api!

Notizie utili:

Api e piante vivono in sinergia, ma le cosiddette ‘monocolture’ non fanno crescere tipologie diverse di piante, facendo venire meno la biodiversità, indispensabile agli insetti impollinatori. Alle api necessitano continue fioriture, contrariamente alle monocolture che ne interrompono il circolo virtuoso, fornendo polline solo per brevi periodi.
I pesticidi paralizzano le api, causandone la morte. Salvare gli insetti impollinatori dall’estinzione  perciò  significa tornare a un’agricoltura sostenibile, dal grande appezzamento di terreno al piccolo orto, rinunciando a utilizzare prodotti chimici e di sintesi. Questo consentirebbe alle api la sopravvivenza.
Un piccolo orto sul nostro balcone, con piante gradite alle api, è utile per loro, ma pure per la salvaguardia dell’ambiente.
Una casetta per le api  poi  sarebbe un porto sicuro per tutti gli insetti che hanno bisogno di riposo, specie se indeboliti e disorientati da pesticidi e fertilizzanti di sintesi.
Aiutiamo gli impollinatori a non scomparire per sempre, favorendo l’eliminazione delle sostanze chimiche più pericolose per le api: è il primo passo per difenderle. Un’agricoltura senza pesticidi è possibile!
Hai un giardino o un balcone? Non usare pesticidi chimici e semina fiori, fornendo nutrimento alle api.
Salviamo le api!
_____________
21/08/2020

Commenti