Antimafia, il bilancio di un anno: mai come oggi diffuso il possesso di armi, pure tra insospettabili e minorenni

Antimafia: presentato in aula il bilancio dell'attività della commissione a un anno dal suo insediamento. Dal presidente Cracolici la proposta di un Osservatorio per monitorare gli appalti e il pericolo di infiltrazioni nei subappalti. Sono state 55 le sedute tenute dalla Commissione regionale Antimafia, 14 le inchieste avviate, 70 le audizioni, 9 gli incontri con i prefetti e i comitati per l'ordine e la sicurezza pubblica, 302 gli incontri con gli amministratori locali Palermo, 26 Mar - “Ci sono segnali che ci preoccupano: mai come adesso in molti territori si è diffuso il possesso di armi, persino in ambienti insospettabili. La cronaca ci consegna un pericoloso modello di comportamento anche tra i giovanissimi, come il caso di un 17enne che prima di andare in discoteca si è munito di una pistola. Si diffonde la mafiosità come stile di vita”. Lo ha detto il presidente della commissione regionale Antimafia, Antonello Cracolici, in un passaggio della sua presentazione in au

«Filastrocca dell’ape» di Mimmo Mòllica

La «Filastrocca dell’ape» di Mimmo Mòllica vuole essere omaggio a questi laboriosi insetti, ma pure appello per la salvezza delle api e della biodiversità. Le api, infatti, sono in reale pericolo, minacciate da pesticidi e perdita del loro habitat. I pesticidi le paralizzano, causandone il disorientamento e la morte. Salviamo le api!

«Filastrocca dell’ape»

Sono l'ape piccina e fedele
sono l'ape che fabbrica il miele,
sempre in volo come gli aviatori,
sempre pronta a posarmi sui fiori.

Sempre in viaggio, tra il campo e il giardino,
dal trifoglio o anche dal ciclamino
succhio il nettare d’ogni fioritura,
soave dono di madre natura.

Dolce miele ch'è fonte di vita,
ricco polline di margherita,
siam del nettare i raccoglitori,
della cera siamo fabbricatori.

Ma facciamo assai più per la gente,
proteggiamo e salviamo l’Ambiente,
mentre l’aria si sporca e si inquina,
l’acqua è torbida e non cristallina.

Se sparissi per sempre dal mondo
è il Pianeta che andrebbe più a fondo:
senza le api e gli impollinatori
finirebbero gli agricoltori.

Siamo in tanti ad averlo capito
che il Pianeta va ben custodito
dall’abuso di quei pesticidi
con cui le api le annienti, le uccidi.

Se le api non ci fossero più
a soffrirne saresti anche tu
e ciò che di più grande avrai perso
sarà il cielo, cioè l’Universo.

L’ape, insetto grazioso e giocondo
custodisce i segreti del mondo,
è preziosa perché messaggera
dell’arrivo d’ogni primavera.

Siamo piccole ma l’alveare
è la casa del dolce abitare,
dove c’è pace, intesa e unità,
cera, miele, lavoro e umiltà.
Noi di Dio siamo la volontà,
e nel mondo noi siam libertà.

Mimmo Mòllica ©

Le api, molto più del miele

Le api sono in pericolo, minacciate e decimate da pesticidi, parassiti, cambiamenti climatici, a causa della perdita del loro habitat, di malattie e monocolture. I pesticidi paralizzano le api, causandone il disorientamento e la morte. Alcuni pesticidi, molto diffusi nell’ambiente, rappresentano un rischio diretto per gli insetti impollinatori, dando luogo ad una loro consistente diminuzione.
ll ruolo delle api, di bombi e farfalle e degli insetti impollinatori è di fondamentale importanza per la produzione del cibo e per l’ambiente.
Le api, del resto, fanno molto più del miele: da loro dipende un terzo del nostro cibo attraverso l’impollinazione. Molte importanti colture orticole e vegetali rischiano d’essere duramente colpite dal calo numerico degli insetti impollinatori (frutta, verdura e ortaggi, come i pomodori, mandorle, mele e fragole: più di 4.000 tipi di verdure solo in Europa).
Salviamo le api!

Notizie utili:

Api e piante vivono in sinergia, ma le cosiddette ‘monocolture’ non fanno crescere tipologie diverse di piante, facendo venire meno la biodiversità, indispensabile agli insetti impollinatori. Alle api necessitano continue fioriture, contrariamente alle monocolture che ne interrompono il circolo virtuoso, fornendo polline solo per brevi periodi.
I pesticidi paralizzano le api, causandone la morte. Salvare gli insetti impollinatori dall’estinzione  perciò  significa tornare a un’agricoltura sostenibile, dal grande appezzamento di terreno al piccolo orto, rinunciando a utilizzare prodotti chimici e di sintesi. Questo consentirebbe alle api la sopravvivenza.
Un piccolo orto sul nostro balcone, con piante gradite alle api, è utile per loro, ma pure per la salvaguardia dell’ambiente.
Una casetta per le api  poi  sarebbe un porto sicuro per tutti gli insetti che hanno bisogno di riposo, specie se indeboliti e disorientati da pesticidi e fertilizzanti di sintesi.
Aiutiamo gli impollinatori a non scomparire per sempre, favorendo l’eliminazione delle sostanze chimiche più pericolose per le api: è il primo passo per difenderle. Un’agricoltura senza pesticidi è possibile!
Hai un giardino o un balcone? Non usare pesticidi chimici e semina fiori, fornendo nutrimento alle api.
Salviamo le api!
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21/08/2020

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