Stretto di Messina: filmato squalo bianco di tre metri vicino alla spiaggia

Reggio Calabria, filmato squalo bianco femmina di oltre tre metri a pochi metri dalla spiaggia. Due pescatori diportisti hanno ripreso l'esemplare dalla loro barca 29/04/2024 - Lo Stretto di Messina è un habitat ideale per la riproduzione degli squali. E con l’avvicinarsi della stagione estiva è tempo di bagni. E per i più fortunati l'occasione di tuffarsi in mare è quanto mai vicina. Ma la recondita paura di vedersi galleggiare intorno una pinna a filo dell'acqua a volte riaffiora, è proprio il caso di dirlo, un pochino nella testa di tutti noi. Stavolta è accaduto davvero vicino la riva di Reggio Calabria, più precisamente nelle acque di fronte la località Pentimele, nella periferia Nord di Reggio, il 24 aprile 2024.   «Questo è uno squalo bianco», dicono meravigliati i pescatori mentre osservano ciò che accade dinanzi la loro barca”. Nelle immagini registrate si vede il pescecane girare nelle vicinanze della barca, forse a causa delle esche gettate in acqua, per poi ripr

Rete Latitudini e Nutrimenti Terrestri, due spettacoli tra Messina e Patti.

Rete Latitudini e Nutrimenti Terrestri con due spettacoli in scena questa settimana tra Messina e Patti. Due imperdibili eventi teatrali, entrambi firmati Nutrimenti Terrestri, andranno in scena a Messina e a Patti in questa settimana, grazie al Circuito regionale di Latitudini, la Rete di Drammaturgia Siciliana, che sostiene in modo virtuoso le numerose Compagnie di ricerca e produzione contemporanea dell’isola.

Messina, 18 agosto - Mercoledì 19 agosto alle 21.30, per la rassegna MuMeOff 20 organizzata da Giovanni Maria Currò e Mauro Failla del Clan Off Teatro negli spazi esterni del Museo Regionale di Messina, torna a grandissima richiesta lo straordinario Filippo Luna in “Le Mille Bolle Blu”, uno spettacolo che da più di un decennio gira l’Italia in lungo e in largo, riscuotendo medesimo successo e calore di pubblico. Una storia commovente che ha da sfondo gli anni Sessanta a Palermo raccontata in un monologo scritto dal giornalista Salvatore Rizzo ed interpretato e diretto da Filippo Luna. In scena, al Mume di Messina, la storia di Nardino ed Emanuele, barbiere di borgata il primo, avvocato della buona borghesia il secondo, e del loro amore impossibile e clandestino per lunghissimi trent’anni e parallelo ad una vita apparente di irreprensibili mariti e padri di famiglia. Alla morte di Emanuele segue la struggente e malinconica rievocazione di Nardino e, sull’eco di alcuni brani musicali che hanno segnato quei decenni, si vivificano l’amore, la passione, la gelosia, i timori di quel rapporto. Si grida persino la rabbia per un dolore al quale non è consentito urlare.

Giovedì 20 agosto, all’ex convento San Francesco, nel centro storico di Patti, in doppia replica alle 21.30 e alle 23 andrà in scena “Un giorno quasi perfetto” di Antonino Anelli e Michelangelo Maria Zanghì che cura anche la regia. In scena, Francesco Natoli con i costumi e gli elementi scenici di Cleopatra Cortese, aiuto regia di Antonino Anelli, foto di scena di Domenico Genovese. Una produzione Compagnia Teatrale Santina Porcino in collaborazione con Nutrimenti Terrestri. Uno spettacolo - si legge nelle note di regia – che “parla di di ognuno di noi, perché racconta del rapporto più antico e viscerale che possa esistere: quello tra genitori e figli”. Protagonista è Marika, che, isolata e rinnegata dalla famiglia, abbandona il paesino natale della provincia sicilianaper trasferirsi nella Milano “da bere” con la speranza di poter vivere liberamente la propria identità di genere. “Marika, infatti, è nato uomo ma non ha mai accettato il suo corpo “difettoso”: lei è donna contro tutti e tutto e se gli altri si limitano a schernirla o, addirittura, approfittare di lei. Ma succede qualcosa che ribalta il corso delle cose e Marika, dopo anni di solitudine, ha, suo malgrado, la possibilità di recuperare il rapporto col padre”. In un finale di speranza, malinconia e umorismo che svela le mancanze e le aspettative che tutti noi, sia genitori che figli, viviamo quotidianamente.

Foto di Giuseppe Contarini e Domenico Genovese

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