Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Rosa Balistreri: a 30 anni dalla morte, il tributo di Rita Botto

Domenica 20 settembre 2020 sul canale Facebook di Sicilia Mater Tributo a Rosa Balistreri a 30 anni dalla sua morte. Incontro con Rita Botto.
 

20/09/2020 -  Il 20 settembre 1990 si spegneva la voce della "cantastorie della Sicilia", come lei stessa amava definirsi Nel trentennale della morte di Rosa Balistreri il format culturale Sicilia Mater incontra la cantante Rita Botto per ripercorrerne la biografia, il coraggio, le lotte. E i temi ancora di bruciante attualità: la violenza sulle donne, la nostalgia dei migranti, le donne- madri, il razzismo della classe borghese, la ferocia del caporalato, la sete di giustizia per gli indifesi i feriti dalla vita, gli ultimi. E poi la "permanenza della poesia" nei suoi testi, lo spirito musicale che li avvolge, il racconto dolente di una umanità in cerca di redenzione. E ancora la straordinaria capacità di ricerca e rilettura della tradizione popolare siciliana e la sua molteplice e preziosa eredità musicale, un desiderio che lei stessa aveva chiesto nel suo testamento in musica: 
“Quannu moru”: “Quannu iu moru, cantati li me canti/ 'un li scurdati cantatili pi l'antri/quannu iu moru pinzatimi ogni tantu/ ca pi 'sta terra 'ncruci murivu senza vuci/ ca pi sta terra 'ncruci io moru senza vuci”. Una storia di Amore e Dolore, sentimenti universali che attraverso quella voce, continuano a vibrare nel mondo. “La voce di Rosa, il suo canto strozzato, drammatico, angosciato, pareva che venisse dalla terra arsa della Sicilia. Ho avuto l’impressione di averla conosciuta sempre, di averla vista nascere e sentita per tutta la vita: bambina, scalza, povera, donna, madre, perché Rosa è un personaggio favoloso, direi un dramma, un romanzo, un film senza volto”. (Ignazio Buttitta)

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