La «Filastrocca dei Draghi» di Mimmo Mòllica è dedicata a Gianni Rodari nel centesimo anniversario dalla nascita. Lo scrittore era di Omegna, sul lago d’Orta, che a settembre diventa “il lago dei draghi”. Bambini, adulti e animatori in barca vanno a caccia di draghi animatronici, nascosti fra le rive, tra i cespugli e le vecchie case. Qua incontrare un drago non è per niente difficile. Anzi… «Filastrocca dei Draghi»
Cosa mai sono i draghi,
son creature dei maghi,
sono mostri volanti
con gli occhioni rotanti?
Hanno code appuntite e infocate,
son creature gradite alle fate?
Son serpenti con teste argentate
come Arpìe, quasi sempre affamate
e grandi fauci spalancate?
Sono esseri arcani, son creature un po’ strane,
leggendarie chimere con le teste di cane,
sputafuoco dei mari, figli delle tempeste
con il corpo di squame e leone a tre teste.
Come il mostro Chimera,
che non si sa chi era,
con quel corpo di capra e la coda di drago,
abitante nel fondo di un lago;
zampe d’aquila e bocche d’uccello,
gatto, lupo, ali di pipistrello,
con tre lingue che emettono fuoco,
da sconfiggere in un videogioco.
Sono forza del male impazzita,
son serpenti con testa appuntita,
dorso a squame e una lunga criniera
e il ruggito da pantera nera.
Incontrare un dragone però sia ben chiaro
non è complicato, non è affatto raro,
perché streghe e dragoni dalla testa orrenda
sono nei videogiochi, sono nella leggenda.
E’ per questo che i draghi non sono finiti,
fanno parte dei sogni, fanno parte dei miti,
delle favole antiche e di molti racconti,
come certi animali bifronti,
frutto solo di mitologia,
invenzioni della fantasia.
I bambini, si sa, vanno in cerca di svaghi
vanno a caccia di fate, però pure di draghi,
mentre spesso gli adulti per poter riposare
vanno a caccia di topi, di mosche e zanzare.
Solamente i bambini, che conoscono i maghi,
con la loro inventiva vanno a caccia di draghi.
E i bambini si sa, hanno gran fantasia
sanno sempre inventare qualche diavoleria,
con l’immaginazione san scoprire un tesoro,
perché la fantasia vale assai più dell’oro.
Mimmo Mòllica ©
Omegna, in provincia del Verbano-Cusio-Ossola, è la città di nascita di Gianni Rodari, il più grande autore di letteratura per l'infanzia. Nel mese di settembre Omegna diventa la capitale mondiale dei draghi, con dragoni semoventi, alberi parlanti, mostriciattoli vari e scenografie sul tema. Scenario principale della ‘capitale dei draghi’ è il lago d'Orta, come racconta Gianni Rodari, del quale ricorre quest’anno il centesimo anniversario dalla nascita. I draghi, del resto, spaventano solo chi non li conosce.
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