Covid-19: Speranza. Ministro Speranza firma nuova ordinanza: rinnovate misure per Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. “Grazie alla ricerca usciremo da Pandemia” Collaborazione internazionale permette di correre più rapidamente la strada per trovare cure e vaccini.
Roma, 20 novembre 2020 - Il Ministro della Salute, Roberto Speranza, ha firmato un’ordinanza, in vigore da oggi, con cui si rinnovano le misure relative alle Regioni Calabria, Lombardia, Piemonte, Puglia, Sicilia, Valle d’Aosta. La nuova ordinanza è valida fino al 3 dicembre 2020, ferma restando la possibilità di nuova classificazione prevista dal decreto del Presidente del Consiglio dei ministri del 3 novembre 2020.
“Il 2 febbraio scorso le ricercatrici del laboratorio di virologia dell’Istituto Nazionale per le Malattie Infettive Lazzaro Spallanzani hanno isolato il virus, tra i primi al mondo, sui campioni di uno dei primi due pazienti ricoverati in Italia”. Lo dichiara il ministro della Salute, Roberto Speranza.
“In quella occasione – prosegue Speranza – ci siamo impegnati affinché il virus fosse messo a disposizione della comunità scientifica internazionale. Il virus isolato, denominato 2019-nCoV/Italy-INMI1, infatti, fu subito depositato e reso disponibile nel database GenBank. Da allora, il “nostro” virus e le nostre linee cellulari sono stati messi a disposizione di numerose istituzioni di ricerca di quindici nazioni diverse. Mai come durante questa epidemia è apparsa evidente l’utilità di database e biobanche internazionali facilmente accessibili da tutti i ricercatori del settore pubblico e privato per condividere ceppi virali e sequenze virali ed altri materiali biologici utili ai fini della lotta contro questa epidemia.”
“È la ricerca scientifica – aggiunge il ministro della Salute, commentando la proposta del Direttore generale dell'Oms, Tedros di creare un deposito per i campioni clinici e materiali patogeni ospitato dall'Oms - che ci porterà definitivamente fuori dalla Pandemia. La collaborazione internazionale sta permettendo agli scienziati di percorrere più velocemente la strada per trovare cure e vaccini, sicuri ed efficaci. Per questo sosteniamo l’iniziativa dell’OMS volta a condividere campioni clinici e materiali patogeni. Tutti i Paesi devono farlo. Le ricercatrici e i ricercatori italiani sono un’eccellenza mondiale. È giusto condividere i nostri studi con la comunità internazionale”.
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