Le dismesse miniere di Bosco, Pasquasia e Milena sono un’opportunità. Altro
che pattumiere di amianto. I fondi del Recovery Fund utili per un lungimirante
piano di riconversione industriale. In ballo ci sono energia pulita, protezione
paesaggistica, creazione di posti di lavoro.
Le proposte della Cisl
«Le miniere della Sicilia non siano più un problema ma un’opportunità».
Agrigento, 9 genn 2021 - Ne è convinto il Segretario
generale della Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna Emanuele Gallo. «Tre delle quattro dismesse aree
di estrazione mineraria sono nel centro della nostra regione - fa notare Gallo -. Il Piano regionale le
individua come centri di stoccaggio dell’amianto. Noi pensiamo invece che il destino delle miniere
Bosco di San Cataldo, Pasquasia di Enna e di Milena non sia quello di accogliere rifiuti pericolosi.
Questi siti hanno piuttosto le caratteristiche per essere riconvertiti a luoghi di sperimentazione nei
settori della produzione energetica da fonti rinnovabili diventando parchi solari ed al contempo vere e
proprie attrazioni».
Emanuele Gallo individua nelle ingenti risorse del Recovery Plan le fonti finanziarie necessarie per
sostenere un parco progetti che inglobi «ecomusei, centri ricreativi, monumenti alla memoria del
lavoro operaio. Il tutto ricompreso in “itinerari turistici integrati”, a tema geo-giacimentologico,
supportati da laboratori didattici alla cui predisposizione possono lavorare i consorzi universitari di
Agrigento e Caltanissetta e l’Università Kore».
«Ci sono tutte le possibilità - prosegue Emanuale Gallo - per coniugare bonifica dei territori,
valorizzazione paesaggistica, produzione di energia verde e creazione di posti di lavoro. La scelta di
puntare a stoccare rifiuti tossici nelle miniere siciliane è una scorciatoia che non porta a nulla e che
sopprime reali possibilità di sviluppo. L’Europa è piena di siti industriali riconvertiti e fatti rivivere, la
città di Bilbao è un mirabile esempio di tale lungimiranza. Perché non farlo da noi?».
«I sindaci dei centri interessati al Piano regionale dei rifiuti passino al contrattacco, abbattano le
logiche campanilistiche, si diano dimensione sovracomunale rivendicando una decisa azione di
riconversione che eviti di far diventare le miniere vere pattumiere. Solo così possono agire da
protagonisti del cambiamento. Nella loro azione - conclude Emanuale Gallo - i sindaci devono essere
supportati da istituzioni territoriali come i consigli comunali. Per questo, come Cisl, esortiamo il
Presidente del Consiglio comunale di Enna, Paolo Gargaglione a dare seguito alle sue dichiarazioni
convocando le Parti Sociali e la cittadinanza consentendo di affrontare una tematica fondamentale
per la vita e lo sviluppo delle collettività».
Emanuele Gallo, Segretario Generale
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