Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Miniere dismesse in Sicilia: sono un’opportunità, altro che pattumiere di amianto

Le dismesse miniere di Bosco, Pasquasia e Milena sono un’opportunità. Altro che pattumiere di amianto. I fondi del Recovery Fund utili per un lungimirante piano di riconversione industriale. In ballo ci sono energia pulita, protezione paesaggistica, creazione di posti di lavoro. Le proposte della Cisl «Le miniere della Sicilia non siano più un problema ma un’opportunità». 

Agrigento, 9 genn 2021 - Ne è convinto il Segretario generale della Cisl di Agrigento, Caltanissetta, Enna Emanuele Gallo. «Tre delle quattro dismesse aree di estrazione mineraria sono nel centro della nostra regione - fa notare Gallo -. Il Piano regionale le individua come centri di stoccaggio dell’amianto. Noi pensiamo invece che il destino delle miniere Bosco di San Cataldo, Pasquasia di Enna e di Milena non sia quello di accogliere rifiuti pericolosi. Questi siti hanno piuttosto le caratteristiche per essere riconvertiti a luoghi di sperimentazione nei settori della produzione energetica da fonti rinnovabili diventando parchi solari ed al contempo vere e proprie attrazioni». Emanuele Gallo individua nelle ingenti risorse del Recovery Plan le fonti finanziarie necessarie per sostenere un parco progetti che inglobi «ecomusei, centri ricreativi, monumenti alla memoria del lavoro operaio. Il tutto ricompreso in “itinerari turistici integrati”, a tema geo-giacimentologico, supportati da laboratori didattici alla cui predisposizione possono lavorare i consorzi universitari di Agrigento e Caltanissetta e l’Università Kore». 

«Ci sono tutte le possibilità - prosegue Emanuale Gallo - per coniugare bonifica dei territori, valorizzazione paesaggistica, produzione di energia verde e creazione di posti di lavoro. La scelta di puntare a stoccare rifiuti tossici nelle miniere siciliane è una scorciatoia che non porta a nulla e che sopprime reali possibilità di sviluppo. L’Europa è piena di siti industriali riconvertiti e fatti rivivere, la città di Bilbao è un mirabile esempio di tale lungimiranza. Perché non farlo da noi?». 

«I sindaci dei centri interessati al Piano regionale dei rifiuti passino al contrattacco, abbattano le logiche campanilistiche, si diano dimensione sovracomunale rivendicando una decisa azione di riconversione che eviti di far diventare le miniere vere pattumiere. Solo così possono agire da protagonisti del cambiamento. Nella loro azione - conclude Emanuale Gallo - i sindaci devono essere supportati da istituzioni territoriali come i consigli comunali. Per questo, come Cisl, esortiamo il Presidente del Consiglio comunale di Enna, Paolo Gargaglione a dare seguito alle sue dichiarazioni convocando le Parti Sociali e la cittadinanza consentendo di affrontare una tematica fondamentale per la vita e lo sviluppo delle collettività». Emanuele Gallo, Segretario Generale

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