ARRESTATO IN GRECIA IL LATITANTE DI MAFIA CALDERONE MARIO
GIULIO, INSERITO NELL’ELENCO DEI “LATITANTI PERICOLOSI”.
Nella mattinata di oggi, su attivazione dei Carabinieri di Messina, la Polizia greca ha arrestato nei pressi
della città di Larissa ed inserito dal 2016, nell’elenco dei “latitanti pericolosi” redatto
dal Gruppo Integrato Interforze per la ricerca dei Latitanti (G.I.I.R.L.) del Ministero dell’Interno.
Messina, 22 Marzo 2021 - Era latitante da oltre dieci anni, colpito da una condanna definitiva per il reato di
associazione di tipo mafioso, poiché riconosciuto organico alla famiglia mafiosa dei barcellonesi, operante
a Barcellona Pozzo di Gotto (ME) e sul versante tirrenico della provincia di Messina, formazione
criminale storicamente collegata a cosa nostra palermitana e catanese e tra le più sanguinarie e meglio
organizzate militarmente del panorama mafioso della provincia peloritana.
Le indagini per la ricerca del latitante sono state sviluppate dal Nucleo Investigativo del Comando
Provinciale di Messina, su delega della Procura Distrettuale Antimafia di Messina, grazie anche ad un
contributo di intelligence fornito dall’Agenzia Interna, che ha consentito di localizzare il CALDERONE in
un’abitazione sita nella località greca di Pyrgos - Polydendri Agias, ove la compagna del latitante dimorava
da tempo sotto falso nome.
L’intervento delle Autorità greche è stato richiesto dai Carabinieri tramite Servizio per la Cooperazione
Internazionale di Polizia - Divisione SIRENE che ha attivato il FUGITIVE ACTIVE SEARCH TEAM ellenico, facente
parte del EUROPEAN NETWORK OF ACTIVE FUGITIVE SEARCH TEAMS (ENFAST). L’arresto è stato eseguito in esecuzione
del Mandato d’Arresto Europeo emesso a carico del latitante dalla Procura Generale della Repubblica presso
la Corte d’Appello di Messina in virtù di una condanna definitiva a 6 anni, 11 mesi e 19 gg. di reclusione
inflitta al CALDERONE a conclusione dell’indagine “Mare Nostrum” degli anni ’90.
Il CALDERONE è ritenuto elemento di spiccata caratura criminale ed era l’ultimo degli affiliati mafiosi -
ancora in stato di latitanza - della famiglia mafiosa dei “barcellonesi”, indicato da numerosi collaboratori di
giustizia, quale persona un tempo molto vicina a GULLOTTI Giuseppe, capo storico della consorteria
mafiosa, attualmente detenuto.
L’arresto del latitante di inquadra nell’ambito della progressiva manovra di contrasto coordinata dalla
Procura Distrettuale di Messina nei confronti della famiglia mafiosa barcellonese, la cui esistenza e
operatività è stata negli anni accertata con varie sentenze all’esito di numerosi procedimenti penali
(Mare Nostrum, Icaro, Eris, Vivaio, Pozzo, Gotha, ecc..) che ne hanno decimato le fila con l’arresto e la
condanna di capi storici e gregari, documentandone la struttura associativa, il modus operandi e gli
efferati delitti, nei vari periodi di riorganizzazione interna del sodalizio, fino all’ultimo intervento
repressivo, eseguito nel febbraio del 2020 con l’operazione “Dinastia” del ROS e del Comando
Provinciale Carabinieri di Messina.
Al termine delle ordinarie procedure di estradizione a cura del Servizio di Cooperazione Internazionale di
Polizia, il CALDERONE sarà trasferito in Italia.
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