Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Vaccino AstraZeneca: Reazioni avverse, ma qualcuno invitava alla prudenza...

Vaccino AstraZeneca e Reazioni avverse gravi inattese sospette. A novembre qualcuno invitava alla prudenza... 

 Palermo, 11/03/2021 - Ovviamente non è il classico "l'avevamo detto" e ovviamente il ritiro di alcuni lotti del vaccino AstraZeneca non vuol dire che tutto il vaccino AstraZeneca sia da buttare né, tanto meno, che tutti i vaccini siano da buttare. Ma poiché facciamo i giornalisti e dovremmo provare ad informare, vi segnalo e ricordo il breve studio fatto a fine novembre, con il prof. Salvatore Corrao (componente del CTS siciliano) sulle "anomale" procedure di sperimentazione e autorizzazione dei vaccini. Casualmente erano proprio di AstraZeneca i documenti ufficiali tratti dal Registro Europeo delle Sperimentazioni e dal Registro del Governo degli Stati Uniti. In quel momento la sperimentazione risultava sospesa perché si erano verificati dei casi di SUSAR - Reazione avversa grave inattesa sospetta. Per chi volesse, buona lettura. 

Dareste ai vostri figli o parenti un farmaco efficace “fra il 20 e l’80%” e la cui sicurezza è stata testata per 6 settimane invece che per almeno un anno? Una ricerca “pro-vax” sui documenti ufficiali riguardanti i vaccini per il Covid-19
Salvatore Corrao - Pietro Galluccio

29 novembre 2020 L’emergenza sanitaria e sociale e l’enorme numero di morti in tutto il mondo stanno spingendo, come è naturale che sia, alla ricerca di cure e vaccini contro il virus Sars-Cov-2 e per la prevenzione della malattia. In queste ultime settimane si sono susseguiti annunci di risultati molto promettenti che hanno da un lato alimentato le giuste speranze che l’emergenza possa essere presto superata e dall’altro stimolato prese di posizione più o meno dra- stiche circa l’obbligatorietà della vaccinazione. Entrambe accompagnate da annunci da parte dei governi, compreso quello italiano, relativi ad imminenti piani di distribuzione dei vaccini con individuazione delle relative priorità. Al momento però, oltre gli annunci e i comunicati stampa ufficiali rilasciati dalle case farmaceutiche direttamente inte- ressate, non vi sono dati di alcun tipo relativi ai risultati effettivi. 

Questo non vuol dire certamente che gli annunci siano falsi o gonfiati, ma che vi è una generale assenza di informazioni o, in alcuni rilevanti casi, una contraddittorietà fra le dichiarazioni rilasciate alla stampa e i documenti ufficiali, sempre prodotti dalle case farmaceutiche, forniti alle autorità sanitarie. Questa ricerca non è quindi “no-vax” né complottista, ma un invito a tutti, dai semplici cittadini ai governamenti chia- mati a fare scelte difficili e delicate, ad adottare le necessarie cautele perché le giuste speranze riposte nei vaccini non si rivelino dannose per la salute dei cittadini nel medio-lungo periodo e, paradossalmente, non si finisca con alimentare il già vasto movimento no-vax che spesso per fede o pregiudizio fa lo stesso errore di screditare i vaccini senza robuste basi scientifiche. Inutile dire che tutto quanto riportato in queste pagine è facilmente documentabile tramite i siti dei Governi indicati e i richiami ai documenti ufficiali. 

 Il quadro dei vaccini in fase di sperimentazione Il punto di partenza è il documento dell’Organizzazione mondiale per la sanità denominato “DRAFT landscape of COVID-19 candidate vaccines” disponibile online sul sito dell’organizzazione i Il documento contiene l’elenco di 48 vaccini “candidati” in fase di valutazione clinica e 164 vaccini “candidati” in fase di valu- tazione preclinica. Le due liste, secondo quanto riportato sul file, sono aggiornate al 12 novembre, anche se i dettagli sullo stato di avanzamento dei vaccini sono anche successivi a tale data, fino al 28 novembre. La sperimentazione in Europa Sul sito della EMA (European Medicines Agency) si può verificare quali imprese hanno avuto contatti formali con la stessa agenzia. 

Si riscontra che le società che dichiarano di stare lavorando alla realizzazione di vaccini sono 22, di cui 8 nella fase della speri- mentazione clinica. Di queste 8, solo 3 hanno chiesto di accedere alla cosiddetta “Rolling review”, una sorta di “valutazione in corsa”. Sono la AstraZeneca/Oxford (data inizio valutazione 01 ottobre), la BioNTech/Pfizer (06 ottobre) e la Moderna Biotech (16 novembre). 

I comunicati stampa dell’EMA sulle tre procedure sono disponibili sul sito dell’Agenzia iii Da notare che nel caso della AstraZeneca, che sta attualmente testando due diversi vaccini, non è specificato per quale dei due è stata approvata la procedura della Rolling Review. Secondo notizie di stampa si tratterebbe del AZD1222 iv Per comprendere in modo oggettivo lo stato di avanzamento della valutazione clinica, è stata fatta la verifica comparata di due siti istituzionali: il Registro UE delle sperimentazioni cliniche v e il Registro della Biblioteca Nazionale di Medicina degli USA

Testo e dati: Pietro Galluccio e Salvatore Corrao

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