Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Omolesbobitransfobia all’Università di Messina, Arcigay incontra il Rettore

Omolesbobitransfobia all’Università di Messina, Arcigay incontra il Rettore. L’11 aprile scorso Arcigay viene contattata per seguire la vicenda legata ad una vera e propria gogna cui un docente dell’Università di Messina sottopone un* ragazz* della comunità LGBT+. Fondamentale l’avvio di corsi obbligatori per la lotta alle discriminazioni rivolti al corpo docente con particolare riguardo ad un corretto linguaggio di genere. Ove ciò non dovesse accadere verrebbe interpretato come una specie di “connivenza culturale” da parte delle istituzioni interpellate.


Messina, 2 mag 2021 - Tutto nasce e si sviluppa l’11 aprile scorso, quando Arcigay viene contattata per seguire la vicenda legata ad una vera e propria gogna cui un esponente del corpo docente dell’UniMe sottopone un* ragazz* della comunità LGBT+. Subito scriviamo alla Prefetta di Messina (che non ha dato alcun riscontro), UNAR, MIUR, Polizia postale e Rettore Università di Messina, al quale abbiamo chiesto ed ottenuto un incontro il 20 aprile. Il Rettore, nel solco della storia dell’ateneo messinese, da sempre sensibile alle questioni legate all’identità di genere ed all’orientmento sessuale, ha accolto le nostre rimostranze e garantito l’impegno del Comitato Etico in merito alla vicenda.

Arcigay Makwan Messina continuerà a seguire l’iter in attesa di conoscere l’esito del comitato etico, certi che non rimarrà impassibile davanti ad un episodio di questa gravità e riconoscendogli una maturità senza precedenti come già dimostrato nel 2015, quando l’Università di Messina fu la prima ad accordare il doppio libretto per la carriera alias ad un* student*.
Per il momento non possiamo che prendere atto della disponibilità del Rettore e la tempestività con cui ci ha convocati e lo ringraziamo, ribadendo però l’utilità di avviare percorsi preziosi, come già sollecitato in passato per le pubbliche amministrazioni, e che per noi rimangono fondamentali, come l’avvio di corsi obbligatori per la lotta alle discriminazioni rivolti al corpo docente con particolare riguardo ad un corretto linguaggio di genere, e sottolineando, ove questo non dovesse accadere, che ciò verrebbe interpretato come una specie di “connivenza culturale” da parte delle istituzioni interpellate.

Per il caso in questione, non appena otterremo riscontri sui suoi sviluppi e se gli esiti auspicati non dovessero soddisfare le nostre aspettative, provvederemo attraverso il nostro sportello legale ad avviare ogni azione che la legge ci consente.

Arcigay Makwan Messina

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