1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Pandemia: grande soddisfazione per la situazione economica personale

Ancora adeguate le risorse economiche familiari. Il giudizio delle famiglie sul livello di adeguatezza delle loro risorse economiche completa quello sulla valutazione della situazione economica. Nonostante aumenti la percezione di un peggioramento, nel 2020 il 66% delle famiglie valuta adeguate alle proprie esigenze le risorse economiche di cui dispone (64,9% nel 2019). 

26/05/2021 - Nei primi mesi del 2020 continua a crescere, attestandosi al 58,0%, la quota di persone di 14 anni e più che si dichiarano molto o abbastanza soddisfatte per la situazione economica personale. Rispetto al 2019 la crescita ha riguardato uomini e donne in egual misura e tutte le classi di età, in particolare le persone di 65-74 anni (da 59,6% a 62,4%) (Tavola 6.1 in allegato). I giovani (14-19 anni) e le persone di 60 anni e oltre sono più soddisfatte rispetto agli individui delle altre classi di età (20-59 anni). Rispetto alla condizione professionale, nell’ultimo anno si registra un decremento rilevante tra i lavoratori in proprio e i coadiuvanti (da 54,7% a 51,5%), un possibile segnale degli effetti della pandemia sulla sfera economica. A livello territoriale, a dichiararsi molto o abbastanza soddisfatto è il 63,3% dei cittadini del Nord, il 57,8% di quelli del Centro e il 50,9% dei residenti nel Mezzogiorno. In quest’ultima area, dove le persone manifestano in generale una minor soddisfazione, si registra comunque una ripresa della quota dei “molto o abbastanza soddisfatti”, in linea con l’andamento nazionale (da 49,3% a 50,9%). La quota di famiglie che ritengono ottime o adeguate le proprie risorse passa dal 60,4% del 2019 al 61,7% del 2020 nel Mezzogiorno, dal 65,2% al 66,3% al Centro e dal 67,8% al 68,7% al Nord. 

Nella fase iniziale della pandemia, inoltre, alla sostanziale tenuta dei giudizi di adeguatezza delle risorse economiche familiari ha corrisposto una sostanziale stabilità della quota di famiglie che giudicano le risorse a disposizione scarse o insufficienti, con l’eccezione del Mezzogiorno (38,3% rispetto al 39,5% del 2019). Il giudizio delle famiglie sul livello di adeguatezza delle loro risorse economiche completa quello sulla valutazione della situazione economica. Nonostante aumenti la percezione di un peggioramento, nel 2020 il 66% delle famiglie valuta adeguate alle proprie esigenze le risorse economiche di cui dispone (64,9% nel 2019). 

La quota di famiglie che ritengono ottime o adeguate le proprie risorse passa dal 60,4% del 2019 al 61,7% del 2020 nel Mezzogiorno, dal 65,2% al 66,3% al Centro e dal 67,8% al 68,7% al Nord. Nella fase iniziale della pandemia, inoltre, alla sostanziale tenuta dei giudizi di adeguatezza delle risorse economiche familiari ha corrisposto una sostanziale stabilità della quota di famiglie che giudicano le risorse a disposizione scarse o insufficienti, con l’eccezione del Mezzogiorno (38,3% rispetto al 39,5% del 2019)

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