Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Zone Franche Montane di Sicilia: a Roma 100 sindaci per la fiscalità di sviluppo

Il ministro per il Sud Mara Carfagna ha incontrato la delegazione delle Zone Franche Montane di Sicilia. In piazza di Montecitorio, a Roma, più di 100 fasce tricolore siciliane per chiedere la fiscalità di sviluppo


Ben 110 amministratori dei 133 comuni che rappresentano le Terre alte di Sicilia, coordinati dall'Associazione Zone Franche Montane di Sicilia hanno preso parte, questa mattina, alla grande adunanza che si è svolta in piazza di Montecitorio a Roma. Amministratori locali e deputati e politici nazionali sono intervenuti ai microfoni della postazione #Dirittodiresidenza e in diretta sulla pagina Facebook a sostegno dell'iniziativa volta ad ottenere la fiscalità di sviluppo, già approvata con ddl n.641/A, dall’Assemblea regionale siciliana nella seduta n° 162 del 17 dicembre 2019. Trattandosi di Legge voto, ai sensi dell’articolo 18 dello Statuto, è stata sottoposta al Parlamento della Repubblica.

La delegazione di sindaci e comitato dell'Associazione Zone Franche Montane di Sicilia ha espresso apprezzamento per la disponibilità dimostrata dai ministri per il Sud e per la Coesione territoriale, Mara Carfagna e dalla ministra e gli affari regionali e le autonomie del governo Draghi, Maria Stella Gelmini. «Il ministro Carfagna ci ha ascoltato - ha commentato il coordinatore regionale delle Zone Franche Montane Sicilia, Vincenzo Lapunzina - e ha detto che nei prossimi giorni studierà il dossier per agevolare la definizione dell'iter legislativo». Nella delegazione ricevuta dal ministro Mara Carfagna erano presenti Antonio Rini, sindaco di Ventimiglia di Sicilia, in rappresentanza dell'Anci Sicilia, Concetto Orlando, sindaco di Roccafiorita, in provincia di Messina, il comune più piccolo dell'Isola.

La ministra Gelmini che ha incontrato una delegazione composta da Franco Ribaudo, sindaco di Marineo, Salvatore Noto, sindaco di Marianopoli e Rosalba Mollica, assessore del comune di Floresta, il più alto di tutta la Sicilia ha dichiarato: «Ho incontrato i sindaci delle aree montane della Sicilia e il comitato promotore, che mi hanno informato in merito alla possibile istituzione di zone franche per il rilancio di loro territori. Ho ascoltato con attenzione le esigenze di queste comunità. Darò mandato alla Commissione paritetica della Regione Siciliana di approfondire il tema e di assumere le eventuali iniziative necessarie».

«Siamo soddisfatti degli incontri di oggi e della massiccia presenza dei sindaci in rappresentanza di tutte le Terre alte della Sicilia – ha commentato Vincenzo Lapunzina, coordinatore dell’Associazione Zone Franche Montane Sicilia. – Urge definire l’accordo quadro tra lo Stato italiano e la Regione siciliana. Alle istituzioni regionali il compito di convincere il governo a dare la priorità a quello della Sicilia. Siamo convinti che il vice presidente della Regione, Gaetano Armao, farà di tutto per accelerare l’iter. In ogni caso – ha concluso – in attesa della definizione di tutto l’accordo si potrebbe dare priorità al finanziamento delle zone Franche Montane, in questi termini c’è già la piena disponibilità da parte della Ragioneria generale dello Stato e da parte di tutto l’arco istituzionale in maniera trasversale».

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