La Rilevazione Dati ambientali nelle città, effettuata annualmente dall’Istat a partire dal 2000, è una rilevazione
censuaria, sviluppata su otto tematiche: Acqua, Aria, Eco management, Energia, Mobilità urbana, Rifiuti urbani,
Rumore e Verde urbano, per ciascuna delle quali si somministra un questionario dedicato. I dati
sono diffusi a livello comunale e consentono di analizzare, nelle diverse componenti, sia la qualità dell’ambiente
e dei servizi ambientali in ambito urbano.
17/06/2021 - Reporting sociale/ambientale e progettazione partecipata ancora poco praticati
Tra il 2016 e il 2019 la rendicontazione ambientale e sociale (Bilancio/Rapporto ambientale e Bilancio
sociale) è stata pubblicata da 31 capoluoghi, di cui 23 al Nord. Questi documenti sono prodotti dalle
amministrazioni comunali su base volontaria, con cadenza variabile, per rendere trasparente
l’orientamento delle spese in un’ottica di sostenibilità. Nel periodo 2016-2019 le città metropolitane di
Bologna e Palermo li hanno pubblicati ogni anno, Torino e Milano, invece, nel 2016 e nel 2018,
mentre Genova, Venezia, Roma, Bari, Catania e Cagliari prima del 2016.
Tra il 2016 e il 2019, la progettazione partecipata con il coinvolgimento della cittadinanza per la
realizzazione di nuove aree urbane o la riqualificazione di aree degradate o dismesse stenta a
prendere piede come pratica diffusa.
Scendono a 26 i capoluoghi che l’hanno attuata (erano più di 30
nei tre anni precedenti), 12 nel Nord (tra cui Torino, Milano e Bologna), sei nel Centro e otto nel
Mezzogiorno (tra cui Napoli, Bari e Palermo). Significative le esperienze di Bologna e Bari, che hanno
aggiornato l’intero strumento urbanistico generale attraverso la progettazione partecipata.
Quasi un capoluogo su tre (31% nel 2019; 39% nel 2016) ha fatto ricorso a metodi di progettazione
partecipata per implementare attività culturali, progetti per la mobilità e per altri settori (energia,
industria, rifiuti e turismo), il 36% dei capoluoghi del Nord (tra cui Torino, Milano e Bologna) e circa il
27% del Centro e del Mezzogiorno (tra cui Napoli, Bari, Palermo e Messina).
In particolare, la
progettazione partecipata per attività culturali (riguardante soprattutto la formazione ambientale e il
miglioramento della sostenibilità degli stili di vita e dei modelli di produzione e di consumo) è stata
attuata da 23 capoluoghi, tra cui Torino, Bologna, Napoli, Bari e Messina. I progetti partecipati nel
settore della mobilità sono stati sviluppati da 22 comuni, tra i cui Milano, Bologna, Napoli e Messina.
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