Stop ai cellulari nelle scuole: la circolare del ministro Valditara sull’uso degli smartphone

Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione – A.S.2024 -2025 18/06/2025 - Circolare Ministro Valditara – Disposizioni in merito all’uso degli smartphone e del registro elettronico nel primo ciclo di istruzione.  Si comunica che, a partire dall’anno scolastico 2024/2025, sarà vietato l’utilizzo dei cellulari nelle classi delle scuole dell’infanzia e del primo ciclo di istruzione, anche per le attività educative e didattiche.  Si prega pertanto di prendere visione della   nota prot. 5274 dell’11/07/2024   a firma del Ministro Prof. Giuseppe Valditara. Stop ai cellulari  nelle scuole, Gilistro (M5S Ars): “La circolare Valditara conferma che ci avevamo visto  giusto ”. Legge siciliana approdata in questi giorni alle Camere. Ora pressing a Roma”. PALERMO, 18/06/2025.   “La circolare del ministro  dell'Istruzione Valditara , che stoppa dal prossimo settembre i cellulari anche nelle scuole supe...

Malati cronici: multimorbilità (38,2% nel Nord e 49% nel Mezzogiorno) e per le donne non va meglio

La cronicità peggiora al Nord e migliora al Sud ma il divario resta. Le patologie croniche gravi più diffuse tra tutti gli anziani sono le malattie cardiache (19,3%) stabili 
rispetto al 2015. Si riducono invece le malattie respiratorie croniche (bronchite cronica, BPCO ed enfisema) specialmente tra gli uomini anziani, tra i quali però si rileva un incremento dei tumori maligni (+1,9%).

14/07/2021 - Gli indicatori di salute riferiti alla multimorbilità e alla cronicità grave confermano lo svantaggio del Sud rispetto al Nord, che risulta comunque in lieve riduzione rispetto al 2015. Si osserva un andamento di verso opposto nelle due aree geografiche, con un miglioramento nel Sud e un peggioramento nel Nord. Entrambi gli indicatori sono invece in netto miglioramento nell’Italia centrale. Il divario territoriale maggiore (considerando le differenze della distribuzione per età) si riscontra tra gli uomini anziani per la multimorbilità (38,2% nel Nord e 49% nel Mezzogiorno) e tra le donne della stessa età per la cronicità grave (rispettivamente 34,9% e 46,5%). 

Analizzando congiuntamente multimorbilità e presenza di malattie croniche, gravi e meno gravi, è possibile scomporre il totale della popolazione anziana in gruppi mutuamente esclusivi secondo livelli di complessità del quadro morboso via via crescenti. Nel 2019, quasi il 15% degli anziani non presenta patologie croniche; il 24% ne riferisce almeno due tra quelle classificate non gravi; il 18% almeno tre non gravi (dunque un segmento di anziani in condizioni già più critiche rispetto ai precedenti); l’11% ha almeno una patologia cronica grave, ma non presenta multimorbilità e, infine, il 32,3% è la quota di anziani con il quadro morboso più complesso, perché oltre ad avere almeno una patologia cronica grave soffre delle complicanze dovute alla multimorbilità. 

Le differenze territoriali sono pronunciate. Nel Mezzogiorno la quota delle donne anziane che hanno la condizione peggiore, vale a dire che sono affette da almeno una patologia cronica grave e da multimorbilità, è pari al 40% contro il 27% nel Nord e il 30,4% nell’Italia centrale. Si osservano per gli uomini analoghe distanze fra i territori.

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