Capizzi, studente modello di 16 anni ucciso in piazza da un ventenne armato di pistola

Uno studente di 16 anni,  Giuseppe Di Dio, è stato ucciso sabato 1° novembre a Capizzi, piccolo comune dei Nebrodi in provincia di Messina, mentre un suo amico è rimasto ferito nella sparatoria. Fermate tre persone.  Giuseppe Di Dio frequentava la terza classe  dell'istituto alberghiero di Troina (Enna) e sarebbe stato attinto per errore dai colpi mortali esplosi da  Giacomo Frasconà Filaro , il 20.enne presunto assassino . 3 nov 2025 - Giuseppe Di Dio, 16 anni, e i suoi amici si trovavano  davanti a un bar di via Roma, a Capizzi, quando da un'automobile sarebbero scese tre persone, una delle quali avrebbe esploso i colpi di arma da fuoco che hanno attinto mortalmente il sedicenne, ferendo un altro giovane di 22 anni.  Si tratta di  Antonio Frasconà Filaro , 48 anni, e dei figli Mario, 18 anni, e Giacomo, 20 anni. Quest'ultimo, armato di pistola avrebbe fatto fuoco sulle persone presenti all'esterno del  bar di via Roma, a Capizzi, uccidendo ...

Al Tindari Festival un tributo a Franco Battiato da... brividi

 

Al Tindari Festival un tributo a Franco Battiato: l’umanità e l’ironia del geniale cantautore di Milo. I brani arrangiati da Ruben Miceli, eseguiti da Rita Botto ed Etta Scollo. Fioretta Mari ha interpretato con maestria i testi di alcune canzoni, “ La cura” in primis: ha fatto venire i brividi per l’emozione ai tantissimi spettatori presenti. 

Tindari (Me), 14/08/2021 - Al Tindari Festival un tributo a Franco Battiato, realizzato dal coro lirico siciliano e  dall’ensemble orchestrale in residence del Festival lirico dei Teatri di Pietra, brillantemente diretti da  Francesco Costa. A presentare il concerto Salvo La Rosa, che ha sottolineato l’umanità e l’ironia del geniale cantautore di Milo, introducendo i brani arrangiati da Ruben Miceli, eseguiti da due cantanti siciliane dal respiro internazionale: Rita Botto ed Etta Scollo. Ad impreziosire lo spettacolo la presenza di  Fioretta Mari che con una lettura interpretata dei testi di alcune canzoni, “ La cura” in primis, ha fatto venire i brividi per l’emozione ai tantissimi spettatori presenti. Uno spettacolo coinvolgente sulle note dei grandi successi dell’autore catanese


recentemente scomparso, un viaggio emozionante partendo dalla via di San Pietroburgo, “ La prospettiva
  Nevski”(  Etta Scollo), passando dai “ Segnali di Vita” (Rita Botto), per arrivare al “Centro di gravità permanente”, cantato brillantemente dal coro.

L’onere di eseguire “La cura”, uno dei brani più intimisti e suggestivi del repertorio di Franco Battiato, è stato affidato ad Alberto Maria Munafò che ha incantato la platea, decretando la resa al suo talento, al suono di “Sul ponte sventola bandiera bianca”. La direzione puntuale, insieme alla presenza scenica scoppiettante di Francesco Costa, hanno reso il tributo a Battiato, un evento tra i più suggestivi del cartellone di Tindari Festival.

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