1° Maggio: «Festa del Lavoro», la filastrocca di Mimmo Mòllica

1° Maggio Festa del lavoro. La «Filastrocca del Lavoro» di Mimmo Mòllica racconta in versi e strofe questa importante ricorrenza. E noi la proponiamo a grandi e piccini per celebrare la «Festa del Lavoro e dei Lavoratori».  «Filastrocca del lavoro» di Mimmo Mòllica   Caro babbo che cos’è il lavoro? dei bambini domandano in coro a un papà stanco e pure affannato, dal lavoro appena tornato. Ed il babbo risponde a fatica «serve a vivere, è una regola antica». Ed aggiunge: «… ed inoltre, sapete il lavoro è passione, è volontà e decoro». «E che cosa vuol dire decoro?», ribatterono subito loro. «È nell’opera di un falegname, è Van Gogh, è in un vaso di rame». «È Geppetto e il suo pezzo di legno, è Pinocchio, è Collodi e il suo ingegno, è donare qualcosa di noi senza credersi dei supereroi». «È costruire un gran bel grattacielo, è Gesù quando spiega il Vangelo, compiacersi di quello che fai, è dolersene se non ce l’hai!». Però un tipo iniziò a blaterare: «È pagare la gente per non lavorare, s

Covid. Miccichè: “Pediatri dimenticati, un danno importante sanità e famiglie”

Covid. Miccichè: “Pediatri dimenticati, il loro sostegno è indispensabile”


Palermo, 24/08/2021 – “È assolutamente indispensabile valorizzare il ruolo e la prossimità, con i cittadini, dei pediatri di libera scelta. Senza il loro appoggio non potremo superare velocemente questa pandemia e perderemo l’ennesima occasione per rendere più forte il sistema delle cure primarie territoriali, innovando la sanità pubblica”.
Così il presidente dell'Assemblea regionale siciliana, Gianfranco Miccichè, commenta la lettera dei pediatri di libera scelta in cui i medici esprimono il loro disagio professionale perché tenuti ai margini di un sistema sanitario regionale che chiede prontezza, competenza, ma senza alcun sostegno.
“I pediatri – sottolinea Miccichè - si stanno prodigando in questa drammatica emergenza sanitaria e farli sentire ai margini è un danno importante per il futuro della sanità pubblica e nel rapporto con le famiglie”.

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