Biologi della Sicilia: nessuna norma consente ai farmacisti di erogare prestazioni sanitarie a carico del SSN in ambienti esterni

IL TAR PALERMO ACCOGLIE IL RICORSO PROPOSTO DA FEDERBIOLOGI E ALCUNE STRUTTURE CONVENZIONATE - CON L’INTERVENTO AD ADIUVANDUM DELL’ORDINE DEI BIOLOGI DELLA SICILIA - ED ESCLUDE LA POSSIBILITÀ DI EROGARE PRESTAZIONI SANITARIE A CARICO DEL SSN IN LOCALI ESTERNI ALLE FARMACIE.  22/04/2025 - Nel 2024 Federbiologi e diverse strutture sanitarie specialistiche hanno impugnato gli atti dell’Assessorato Regionale della Salute con cui era stata prevista, tra l’altro, la possibilità delle farmacie di somministrare - anche fuori dai locali della farmacia stessa - i “test autodiagnostici” (ovvero i test gestibili direttamente dai pazienti) nonché di erogare altri servizi sanitari (telemedicina, holter cardiaco, elettrocardiogramma, spirometria, indagini strumentali ecc.). Nell’ambito dei suddetti giudizi, è intervenuto, chiedendo l’accoglimento del ricorso, l’Ordine dei Biologi della Sicilia, difeso dall’avv. Girolamo Rubino.  In particolare, l’avv. Rubino - nell’interesse dell’Ordine dei ...

Emergenza incendi in Sicilia: il WWF chiede l'Esercito, per sorvegliare le... macerie

EMERGENZA INCENDI. WWF CHIEDE AL PREFETTO L’INTERVENTO DELLE FORZE ARMATE. Con una nota urgente inviata a mezzo pec, il WWF Sicilia Centrale ha formalmente chiesto al Prefetto di Enna, Matilde Pirrera, di adoperarsi “con la massima urgenza per richiedere ai competenti Organi statali - ex art. 89 del Codice Ordinamento Militare - l’attivazione dell’intervento per pubbliche calamità delle Forze Armate, in concorso con le altre forze attualmente in campo nella lotta agli incendi, attraverso un’adeguata ed immediata dislocazione di uomini e mezzi sul territorio della provincia di Enna”.


Enna, 12/08/2021 - Nel documento, il WWF Sicilia Centrale ricorda “la situazione di grave, estesa e duratura emergenza degli incendi boschivi, di interfaccia e urbani in Sicilia e, in particolare, nel territorio della provincia di Enna” che ormai “richiede interventi straordinari e scelte risolute. I gravissimi incendi delle ultime ore a Pergusa dimostrano chiaramente l’attacco – preordinato ed organizzato - nei confronti delle aree boschive, del paesaggio, della biodiversità, delle attività economiche e persino della pubblica e privata incolumità di interi centri abitati”.

La richiesta dell’intervento delle Forze Armate (soprattutto l’Esercito) viene motivata con la necessità di “rafforzare il controllo del territorio nelle giornate a rischio, anche inibendo l’accesso senza giustificato motivo alle aree boschive e di particolare pregio naturalistico”, posto che “il presidio dei boschi e delle aree verdi non è attualmente garantito dal Corpo Forestale regionale per la nota inadeguatezza numerica dei suoi organici; è indispensabile implementare l’attività di controllo e investigazione sul territorio da parte delle Forze di Polizia, per consentire all’Autorità giudiziaria di avviare indagini sui responsabili dei roghi, oggi quasi sempre ignoti e, dunque, impuniti”.

“Risulta ormai evidente ed improcrastinabile l’esigenza di impiegare nuove forze dello Stato per far fronte alla straordinaria e grave emergenza – dichiara Ennio Bonfanti, presidente del WWF Sicilia Centrale -anche in considerazione del fatto che in occasione di precedenti eventi calamitosi sul territorio nazionale (es. terremoti in Abruzzo), le Forze Armate sono intervenute mettendo in campo potenzialità e professionalità peculiari”. 
Tra i compiti istituzionali delle Forze Armate sanciti dall’ordinamento militare, infatti, è contemplato lo svolgimento di “compiti specifici in circostanze di pubbliche calamità ed in altri casi di straordinaria necessità ed urgenza”, al fine di “fornire concorso ad altre Amministrazioni o Enti qualora questi non siano in grado di assolvere ai propri compiti con i mezzi a loro disposizione”.

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