Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Istruzione e Benessere: i valori minimi registrati a Trapani (2,6%), Caltanissetta (3,7%) e Messina (3,8%)

Istruzione e formazione. Benessere equo e sostenibile dei territori. L’Istat pubblica l’aggiornamento annuale del sistema di indicatori del Benessere equo e sostenibile dei territori, riferiti alle province e alle città metropolitane italiane, coerenti e integrati con il framework Bes adottato a livello nazionale. I 63 indicatori statistici inseriti nell’edizione 2021 sono articolati in 11 domini; rispetto al Rapporto Bes nazionale, composto da 12 domini, non è considerato il Benessere soggettivo per la mancanza di fonti di adeguata qualità statistica. 

6 sett 2021 - Nell’anno di inizio della crisi pandemica, entrambi gli indicatori selezionati per l’analisi di questo dominio hanno subito un peggioramento, soprattutto al Centro-nord. Dopo alcuni anni di diminuzione, la percentuale di giovani che non lavorano e non studiano (Neet) torna a salire, raggiungendo nel 2020 il 23,3% in media-Italia (+1,1 punti percentuali rispetto al 2019). Il trend è accentuato al Nord (16,8%; +2,3 punti) e al Centro (19,9%; +1,8 punti). Il Mezzogiorno, che registra invece una contrazione modesta (-0,4 punti), resta comunque su livelli doppi rispetto al Nord, con circa un giovane di 15-29 anni su tre che non è inserito in un percorso di istruzione o formazione né è occupato (32,6%). La distribuzione tra le province mostra una evidente divaricazione tra l’area del Nord-est e la Sicilia, dove la quota di Neet tocca il 40% a Messina, Catania e Caltanissetta (Figura 3). Tuttavia, la provincia con il valore più alto del tasso è, anche nel 2020, quella di Crotone (48%), che marca una distanza notevole da Pordenone (10,7%), Ferrara (11,1%) e Sondrio (11,9%), le province più virtuose. 

In generale, tra il 2010 e il 2020 l’incidenza dei Neet aumenta per quasi i due terzi delle province. Tra quelle che invece presentano una dinamica nettamente positiva si segnalano Pordenone (17,9% nel 2010; -7 punti percentuali) e Brescia (14,7% nel 2020 da 21,6%). Nel Mezzogiorno le evoluzioni positive più marcate emergono per Matera (24,5%, -8 punti percentuali rispetto al 2010) e Brindisi (28,9% da 36,8%). Anche nel 2020 i livelli di partecipazione alla formazione continua, ovvero la percentuale di persone di 25-64 anni che hanno partecipato ad attività di istruzione e formazione nelle 4 settimane precedenti l'intervista, contrassegnano una distanza consistente tra il Centro-nord e il Mezzogiorno, ma la divisione tra le due aree non è netta. 

Le province meridionali restano prevalentemente su livelli bassi e distanti dalla media Italia (7,2%), ma ai valori minimi registrati a Trapani (2,6%), Caltanissetta (3,7%) e Messina (3,8%) si contrappone quello di Cagliari, che con il 16,5% è prima assoluta in Italia. Di contro, nel gruppo di coda della distribuzione si trovano anche Asti (4,2%), Bergamo (4,9%) e Verbano-Cusio-Ossola (5,2%) per il Nord, Pesaro e Urbino e Macerata per il Centro (5,0% e 5,2% rispettivamente). Questa configurazione territoriale dai contorni frastagliati è anche esito delle diverse dinamiche che hanno interessato i territori nell’ultimo anno, durante il quale si è registrata una generale contrazione della partecipazione alla formazione continua (-0,9 punti percentuali in media Italia) anche dovuta alle interruzioni durante l’emergenza sanitaria della possibilità di partecipare ad attività di apprendimento, che solo parzialmente sono state riconvertite in altre forme di fornitura. 

L’ultimo anno ha segnato un’inversione della tendenza di moderata crescita che, pur con andamento alterno, si è osservata a partire dal 2010 in maniera diffusa sul territorio nazionale. Il saldo 2010-2020 resta comunque positivo per la maggior parte delle province italiane. Il guadagno più significativo è quello di Bologna (con il 5,9% nel 2010 e il 14,1% nel 2020).
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FONTE: ISTAT

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