Casteldaccia: la morte di 5 operai lascia sgomenti, ennesimo incidente sul lavoro grave e inaccettabile

Incidente sul lavoro a Casteldaccia: cinque lavoratori perdono la vita e un sesto è in gravi condizioni. La Cisal indice per domani, martedì 7 maggio, uno sciopero generale di 4 ore nel settore privato, a partire dall’inizio del turno di lavoro, "mentre dalle 9 terremo un sit-in di fronte alla Prefettura di Palermo”.   Palermo, 6 maggio 2024 – "L'incidente sul lavoro che a Casteldaccia, in provincia di Palermo, ha portato alla morte di cinque operai e al ferimento di un sesto, ci lascia sgomenti. Esprimiamo cordoglio e vicinanza alle famiglie dei lavoratori coinvolti e chiediamo che si accertino al più presto le cause di questo ennesimo incidente sul lavoro, grave e inaccettabile. La sicurezza sul lavoro è un'emergenza nazionale e come tale va affrontata a ogni livello, coinvolgendo sindacati, imprese e istituzioni". Lo dicono Giuseppe Badagliacca e Daniele Ciulla di Federerenergia Cisal in merito all'incidente sul lavoro avvenuto a Castaldaccia, nel Palermit

Livatino: un invito a disertare le iniziative del Comitato Livatino a Messina

Invito a disertare iniziative Comitato Livatino Saetta Costa del 21 settembre e 2 ottobre a Messina. Gli organizzatori ed i loro sodali più o meno consapevolmente punterebbero "a creare un cerchio magico e ad accreditarsi come pseudo paladini di valori non propri". Il Comitato spontaneo, "proditoriamente autointitolato a persone che hanno Onorato la Toga indossata", avrebbe come presidente onorario un certo sedicente avvocato e sedicente massone intercettato, arrestato e condannato per gravi reati dalla magistratura catanese. 

Canicattì, 20 sett 2021 - L'associazione "Amici del Giudice Rosario Angelo Livatino Onlus" di Canicattì, venuta a conoscenza di due manifestazioni nella città di Messina del comitato spontaneo Livatino Saetta Costa, una il 21 settembre e l'altra il 2 ottobre, in quasi concomitanza con quella organizzata e da noi condivisa per le 9,30 alla Corte d'Appello dal dottor Calogero Centofanti dedicata al Beato Livatino, PRENDONO LE DISTANZE ED ANZI VI COMUNICANO DELLA NON COINCIDENZA NELLA PRATICA CON QUANTO PRESENTATO ANCHE NEI PRINCIPI ISPIRATORI.
Si allega questo invito già fatto circolare sui social da parte della nostra Associazione dal delegato delle Relazioni Esterne Vincenzo Gallo:

ALLE ISTITUZIONI DI MESSINA ED ITALIA: DISERTATE LA MANIFESTAZIONE ORGANIZZATA A MESSINA PER LA MATTINA DEL 2 OTTOBRE 2021 dal comitato intitolato a tre Magistrati Vittime Illustri della Barbarie Mafiosa. Tra queste Rosario Livatino.

Gli organizzatori, non paghi delle denunce ricevute e presentate all'Autorità Giudiziaria di Catania, Messina e Reggio Calabria e delle "denunce" a mezzo stampa e sui social dalla nostra Associazione e dal socio Vincenzo Gallo, tornano alla carica millantando "investiture" e perduranti forme di collaborazione con i familiari... Nel caso del Giudice Rosario Livatino i genitori purtroppo sono venuti a mancare ormai da tempo e quindi di certo per l'iniziativa non può esserci stata alcuna collaborazione tra gli organizzatori ed i familiari.

Inoltre questo comitato spontaneo, proditoriamente auto intitolato a persone che hanno Onorato la Toga indossata, è stata finanziata ha avuto e forse ancor oggi si trova in questa situazione come presidente onorario (per stessa ammissione dei rappresentanti e promotori sodali delle attività del comitato) un certo sedicente avvocato e sedicente massone intercettato, arrestato e condannato per gravi reati dalla magistratura catanese. Al punto che anni prima che scoppiasse questo scandalo dei "protagonisti della (sedicente) antimafia e legalità" l'allora Prefetto di Catania, Maria Guia Federico, ha rifiutato una pergamena consegnataLe anche questa in maniera proditoria.

Gli organizzatori ed i loro sodali più o meno consapevolmente puntano a creare un cerchio magico e ad accreditarsi come pseudo paladini (miseramente scoperti) di valori non propri e questo comitato assieme alle pergamene che consegna ne sono l'esempio.

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