Economia non osservata in calo prima
dell’emergenza Covid-19. Nel 2019 l’economia non osservata vale 203 miliardi di euro, pari all’11,3%
del Pil. Rispetto al 2018 si riduce di oltre 5 miliardi (-2,6%) confermando la
tendenza in atto dal 2014.
La componente dell’economia sommersa ammonta a poco più di 183 miliardi
di euro mentre quella delle attività illegali supera i 19 miliardi. L’economia non osservata comprende l’economia sommersa e quella illegale. Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato. Si aggiunge il valore dei fitti in nero
18/10/2021 - Sono 3 milioni 586 mila le unità di lavoro irregolari nel 2019, in calo di oltre
57mila rispetto all’anno precedente.
L’economia non osservata è costituita dalle attività produttive di mercato che, per motivi diversi,
sfuggono all’osservazione diretta ponendo particolari problemi di misurazione. Essa comprende,
essenzialmente, l’economia sommersa e quella illegale.
Le principali componenti dell’economia sommersa sono costituite dal valore aggiunto occultato
tramite comunicazioni volutamente errate del fatturato e/o dei costi (sotto-dichiarazione del valore
aggiunto) o generato mediante l’utilizzo di lavoro irregolare. Ad esso si aggiunge il valore dei fitti in
nero, delle mance e una quota che emerge dalla riconciliazione fra le stime degli aggregati dell’offerta
e della domanda.
Le attività illegali incluse nel Pil dei Paesi dell’Unione europea sono la produzione e il
commercio di stupefacenti, i servizi di prostituzione e il contrabbando di sigarette.
Economia illegale in leggera crescita. Come riscontrato negli anni precedenti, la dinamica del complesso delle attività illegali è determinata
in gran parte dal traffico di stupefacenti. Per questa attività, il valore aggiunto sale a 14,8 miliardi di
euro nel 2019 (+0,9% rispetto al 2018) mentre la spesa per consumi si attesta a 16,6 miliardi di euro
(+2,1% rispetto al 2018). Nel periodo 2016-2019, per il traffico di stupefacenti si è registrato un
incremento medio annuo del 2,8% per il valore aggiunto e del 3,4% per i consumi, a causa soprattutto
della dinamica dei prezzi.
Nello stesso periodo, la crescita dei servizi di prostituzione è stata modesta. Nel 2019 sia i consumi
finali sia il valore aggiunto si sono mantenuti sostanzialmente stabili (4,7 e 4,0 miliardi di euro
rispettivamente); con una crescita media annua (2016-2019) dello 0,8%.
L’attività di contrabbando di sigarette nel 2019 rappresenta una quota del 2,5% del valore aggiunto
(0,5 miliardi di euro) e del 2,9% dei consumi delle famiglie (0,7 miliardi di euro).
Nel periodo 2016-2019, il valore aggiunto dell’indotto, principalmente riferibile al settore dei trasporti e
del magazzinaggio, ha avuto una crescita media annua del 5,1%, passando da 1,2 miliardi a 1,4
miliardi di euro.
Commenti
Posta un commento
NEBRODI E DINTORNI © Le cose e i fatti visti dai Nebrodi, oltre i Nebrodi. Blog, testata giornalistica registrata al tribunale il 12/3/1992.
La redazione si riserva il diritto di rivedere o bloccare completamente i commenti sul blog. I commenti pubblicati non riflettono le opinioni della testata ma solo le opinioni di chi ha scritto il commento.