Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica

Festa della Liberazione: la filastrocca del 25 aprile di Mimmo Mòllica 25/04/2024 - La «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica ricorda la liberazione dell'Italia dalla dittatura fascista e dall'occupazione nazista. Una data importante per adulti e bambini, da non dimenticare per dire 'no' ai totalitarismi e a tutte le guerre. Sempre e in  ogni luogo, «meglio fiori che armi». «Filastrocca del 25 aprile» di Mimmo Mòllica

Non profit: le istituzioni crescono di più al Sud (1,8%), nelle Isole (+1,2%)

Struttura e profili del settore non profit anno 2019. Informazioni statistiche sul numero di istituzioni non profit attive in Italia nel 2019 e sulle loro principali caratteristiche strutturali. Istat: il registro è aggiornato annualmente attraverso l’integrazione di diverse fonti amministrative. Ogni tre anni l’informazione sul settore viene poi completata da una rilevazione campionaria che permette di cogliere gli aspetti peculiari e la dinamicità del settore non profit. Il settore non profit in lieve crescita

Roma, 16/10/2021 - Alla data del 31 dicembre 2019 le istituzioni non profit attive in Italia sono 362.634 e, complessivamente, impiegano 861.919 dipendenti 2 . Tra il 2018 e il 2019 le istituzioni non profit crescono dello 0,9%, meno di quanto rilevato tra il 2017 e il 2018 (+2,6%) mentre l’incremento dei dipendenti si mantiene intorno all’1,0% in entrambi gli anni. Nel 2019, analogamente all’anno precedente, le istituzioni crescono di più al Sud (1,8%), nelle Isole (+1,2%) e al Centro (+1,1%) rispetto al Nord (+0,3%). Nel dettaglio, le regioni che presentato gli incrementi maggiori sono il Molise (+4,7%), la Calabria (+3,2%), la provincia autonoma di Bolzano (+2,6%) e la Puglia (+2,6%) mentre quelle contrassegnate da una variazione negativa sono Basilicata (-1,1%), Friuli-Venezia Giulia (-0,3%), Piemonte(-0,3%) e Liguria (-0,1%). Malgrado la maggiore crescita del Mezzogiorno, i divari regionali restano consistenti: il numero di istituzioni ogni 10 mila abitanti è molto più elevato nelle regioni del Nord-est (70,7), del Centro (68,2) e del Nord-ovest (63,0) rispetto a quello che si osserva nelle regioni del Sud (47,4) e delle Isole (52,6).

I dipendenti impiegati dalle istituzioni non profit crescono invece di più al Sud (+1,6%) e al Nord (+1,4%) mentre sono stabili al Centro e in lieve flessione nelle Isole (-0,3%). Le regioni con l’incremento più sostenuto sono Sardegna (+6,3%), Valle d’Aosta (+3,8%) e Puglia (+3,5). Al contrario, si registra un calo degli occupati in Molise (-7,0%), Sicilia (-3,9%), Abruzzo (-2,1%), Lazio (-0,9%), Marche (-0,6%), Basilicata (-0,6%) e Liguria (-0,3%). Circa un terzo dei dipendenti del settore non profit è impiegato nel Nord-ovest mentre le incidenze più basse si registrano al Sud (12,2%) e nelle Isole (7,3%).

Un’istituzione non profit su cinque è stata costituita tra il 2015 e il 2019, quota che varia in relazione alla localizzazione geografica. Le istituzioni nate prima del 2015 sono più presenti nel Nord-est (83,0%) e nel Nord-ovest (81,9%) e meno diffuse nel Sud (74,6%) dove invece è più elevata la quota di istituzioni costituite a partiredal 2015 (25,4%). Nel settore dello sport una istituzione non profit su tre Il settore dello sport rappresenta il 33,1% delle istituzioni non profit; seguono i settori delle attività culturali e artistiche (16,9%), delle attività ricreative e di socializzazione (13,6%), dell’assistenza sociale e protezione civile (9,5%). Rispetto al 2018, le istituzioni non profit che aumentano di più sono quelle attive nei settori della tutela dei diritti e attività politica (+9,3%), delle altre attività (+8,6%), dell’ambiente (+8,2%). 

Diversamente, si osserva una lieve flessione delle istituzioni nel settore delle attività sportive (-1,7%). I dipendenti crescono in misura maggiore nei settori della filantropia e promozione del volontariato (+12,2%) e della tutela dei diritti e attività politica (+4,2%) mentre diminuiscono in quelli della cooperazione e solidarietà internazionale (-5,0%), della religione (-1,8%) e delle attività culturali e artistiche (-1,8%). Attiva come organizzazione di volontariato una istituzione non profit su dieci.

La classificazione delle istituzioni secondo la forma giuridica solo in parte riesce a rappresentare i diversi profili organizzativi che caratterizzano il settore non profit. A tal fine, le istituzioni non profit si possono classificare con un maggiore dettaglio in base alle principali forme organizzative definite dalla legislazione speciale di questo settore. Al 31 dicembre 2019, il 10,0% delle istituzioni non profit è rappresentato da organizzazioni di volontariato (36.437 4 in valore assoluto), il 5,4% da associazioni di promozione sociale 5 , il 4,5% da imprese sociali 6 e il 3,8% da Onlus. Il peso delle forme organizzative muta significativamente considerando i dipendenti impiegati: le imprese sociali occupano oltre la meta dei dipendenti (53,8%), seguono le altre istituzioni non profit (31,9%), le Onlus (9,6%), le organizzazioni di volontariato (3,2%) e le associazioni di promozione sociale (1,4%). La media dei dipendenti per istituzione è pari a 28 tra le imprese sociali e a 6 tra le Onlus mentre scende all’unità tra le altre forme organizzative. 

Considerando i principali profili organizzativi delle istituzioni non profit emergono alcune differenze territoriali (Prospetto 7). Le associazioni di promozione sociale sono relativamente più diffuse nel Nord-est (9,8%) e meno presenti nelle Isole (1,5%) e al Sud (3,7%). Diversamente, l’incidenza di imprese sociali è più elevata nelle Isole (8,3%) e al Sud (6,9%) ed inferiore al 4% nel resto del Paese. Rispetto al territorio, la distribuzione delle organizzazioni di volontariato e delle Onlus è più omogenea. Le organizzazioni di volontariato sono più presenti nel Nord-est (11,7%) mentre le Onlus risultano leggermente più diffuse nelle regioni del Nord-ovest (4,6%), del Centro (4,3%) e delle Isole (4,3%). Infine, la percentuale di istituzioni non profit con altra forma organizzativa oscilla tra il 73,2% del Nord-est e il 78,8% del Nord-ovest.

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