Vendita AGI, Antoci: “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”

Vendita AGI, Antoci (Capolista M5S Collegio “Isole”): “Operazione priva di trasparenza. Si applichi il Media Freedom Act”. Nota Stampa di Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione “Isole” alle elezioni europee col MoVimento Cinque Stelle 4 mag 2024 - "Lascia sgomenti la decisione di ENI, azienda partecipata dello stato, di trattare la cessione dell'agenzia di stampa AGI con il parlamentare leghista Angelucci. Un'operazione "folle", come giustamente definita da Giuseppe Conte. Altrettanto allarmante è il fatto che la vendita si stia realizzando mediante una trattativa privata in assenza di un bando di gara a tutela della trasparenza dell'operazione. Bisogna arginare condotte come queste applicando il "Media Freedom Act", legge europea per la libertà dei media tesa a proteggere i giornalisti e i media dell'UE da ingerenze politiche o economiche e ad evitare la concentrazione dei media sotto il controllo politico (come nel caso di Angeluc

Giornata della violenza contro le donne: la filastrocca di Mimmo Mòllica

Oggi 25 novembre è la "Giornata internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne", istituita dall'Assemblea generale delle Nazioni Unite, invitando i governi, le organizzazioni internazionali e le ONG a organizzare attività volte a sensibilizzare l'opinione pubblica sul problema della violenza contro le donne.


«Filastrocca contro la violenza sulle donne»

Nascono fuori o in casa dei conflitti
quando vengon negati dei diritti,
nascono allora le lotte sociali,
per conquistar diritti naturali.

Negli anni la questione femminile
è stata sempre una lotta civile,
alle donne perfino il voto era impedito,
votare ad una donna era proibito.

Soltanto dopo una lotta sociale
ottennero il suffragio universale
e tuttavia non è mai abbastanza
per ottener diritti ed uguaglianza.

Discriminare per appartenenza
le donne e le persone è una violenza,
e molte donne, senza alcun rispetto,
in tutto il mondo ne son tutt’ora oggetto.

Devi sapere che un tempo il femminismo
era considerato «abusivismo»,
quando le donne poi scesero in piazza
fu come appartenere a un’altra razza,
a un mondo differente, a un mondo strano,
diverso dal maschile genere umano.

Se della donna non puoi fare senza
allora perché mai tanta violenza?
Perché compagne, mogli e fidanzate,
donne che vanno amate e rispettate,
invece a volte vengono picchiate,
sfruttate, calpestate e maltrattate,
negate nei diritti ed umiliate?

Non la chiamiamo «violenza privata»
ogni violenza è «pubblica» e sbagliata,
perciò i violenti siete sbagliati voi,
chi fa male a una donna lo fa a noi!

E a volte il male sta nelle parole,
la lingua batte dove il dente duole,
perché un violento non è mai un «malato»,
è un prepotente, perfido e «sbagliato».

Perciò non dire “t’amo da morire”
ch’era «amore malato» non lo dire,
che è «troppo amore» non è vero mai,
l’amore com’è fatto non lo sai.

Che è «troppo amore» non è affatto vero,
«mia o di nessuno» non dirlo mai davvero;
“delitti passionali”, la «gelosia che acceca»,
son stupide parole, stupido è chi le spreca.
Per ogni donna maltrattata e offesa
siam sempre tutti noi la «parte lesa».

Mimmo Mòllica ©

Commenti