Porto e rapporti istituzionali Comune di Milazzo e ADSP, nota del consigliere Foti
Il consigliere comunale Antonio Foti è intervenuto nella polemica che sta
coinvolgendo Amministrazione comunale e Autorità di sistema portuale.
Milazzo, 15/11/2021 - “Prendiamo
atto afferma - di un muro contro muro e di una contrapposizione che non giova
certamente al nostro comprensorio e alla nostra Città. Tante le perplessità sul tema
Porto di Milazzo che mi hanno portato, nel corso di quest’ultimo anno, a presentare
due interrogazioni e una richiesta di Consiglio Comunale Straordinario che
riprendevano questioni nevralgiche sullo sviluppo e la crescita del Porto di Milazzo.
Oggi riscontriamo, sul piano della programmazione e della progettazione, un totale
immobilismo che la Città non può più permettersi ed accettare. Basta riprendere gli
ultimi Piani Operativi Triennali e la relazione annuale del Presidente dell’Autorità di
Sistema. E l’odierna situazione, considerato il dibattitto attualissimo sul PNRR, ci
vede oggi, su Milazzo, in una posizione di svantaggio rispetto alle altre Autorità di
Sistema della Sicilia e del meridione d’Italia.
Questioni sulla prospettiva dell’area
portuale riprese anche a margine della discussione in aula consiliare del Piano di
Utilizzo delle Aree Demaniali e che mi hanno portato a bocciare il PUDM.
Giusto ed opportuno inoltre puntualizzare un aspetto. L’approccio tenuto nei
confronti del Consiglio Comunale è stato nei mesi e negli anni profondamente
sbagliato. Inaccettabile aver appreso dalla stampa, nei mesi scorsi, della bozza
riguardante l’avvio della procedura di redazione del Documento di Indirizzo alla
Pianificazione preliminare e alla predisposizione del Piano Regolatore di Sistema
Portuale. Bozza quest’ultima che ad oggi non è ancora stata trasmessa
inspiegabilmente al Consiglio Comunale. Se intendiamo compiere dei passi in avanti
l’aula consiliare deve rappresentare il luogo e il cuore pulsante della discussione sullo
sviluppo del nostro Porto, ognuno rappresentando la sua legittima visione.
Ed il
centro sinistra milazzese ha avuto negli anni una posizione chiara e netta con l’idea
del grande porto che oggi torna ad essere nuovamente di strettissima attualità.
Nessuna scelta repentina dovrà essere presa senza la condivisione, il contributo e la
partecipazione del Consiglio Comunale che rappresenta la Città – prosegue il
consigliere -. Il Porto di Milazzo deve ritornare centrale nello scenario futuro di
sviluppo della sedicesima autorità di sistema. Si ritorni al dialogo da subito mettendo
al centro quattro cinque punti fondamentali e prioritari che impongono una
risoluzione già nel prossimo futuro. Ripartenza lavori Banchine XX Luglio,
dragaggio del porto, Riqualificazione Molini Lo Presti e rilancio della zona Acqueviole, ZES, nuovo Terminal degli aliscafi e rapporto con il distretto eoliano,
rifunzionalizzazione del Molo Marullo come braccio pienamente inserito nel contesto
urbano del centro storico.
Dal Porto di Milazzo passa un pezzo del futuro della nostra Città ed anche la
costituzione dell’area marina protetta, dovrebbe indicarci la strada da percorrere che
non può che essere quella di uno sviluppo turistico legato al rapporto sinergico con il
distretto eoliano”.
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Italiano, Crisafulli e Amato chiedono l’apertura di un tavolo
tra Comune e Autorità di sistema portuale
Milazzo, 15/11/2021 - “Mettiamo da parte le polemiche e lavoriamo tutti insieme affinché il porto di
Milazzo possa avere quel ruolo che la sua posizione strategica le assegna. Non hanno
senso le diatribe, si faccia un passo indietro e si avvii un confronto, al di là di quello
che la legge attribuisce a questo o a quell’ente perché l’interesse è collettivo”.
Ad affermarlo i consiglieri comunali del gruppo “Lorenzo Italiano sindaco”, Lorenzo
Italiano, Giuseppe Crisafulli ed Antonio Amato i quali sottolineano che “i cittadini
sono stanchi e sempre più disinteressati per questa ragione, dagli scontri, dai
personalismi, dalla primogeniture”.
“Occorre – evidenziano in una nota - fare il bene della collettività e oggi ripartire
anche da zero, se necessario, pianificando gli interventi nel porto sulla base delle
necessità della città e della concreta possibilità di portarli a compimento. Non ha
senso continuare con gli annunci, con gli impegni senza scadenza.
Chiediamo al
presidente Mega e al sindaco Midili di riaprire il dialogo coinvolgendo anche il
Consiglio comunale che è organo di pianificazione e quindi ha un ruolo ben preciso
quando si tratta di scelte urbanistiche che non possono essere scollegate a quelle che
riguardano il porto. Se ad esempio si prevede una strada di collegamento tra l’area
portuale e l’asse viario, questa dovrà essere approvata dal consiglio comunale e
quindi ecco perché questo organo deve essere coinvolto.
Non entriamo nel merito dello scontro sulle decisioni sin qui assunte per il futuro del
porto di Milazzo, ma diciamo che occorre resettare ogni cosa e ripartire, guardando a
cosa vuole la città del suo porto e cosa l’autorità portuale può fare.
Partendo da molo
Marullo e arrivando sino ad Acqueviole, area oggi caratterizzata da una certa
confusione per l’assenza di azioni organiche. All’ing. Mega diciamo di non
considerare il porto di Milazzo una delle tanti parti che fanno parte dell’Autorità
portuale. Milazzo è sicuramente lo scalo più importante dal punto di vista della
produzione economica e delle potenzialità dell’Autorità di sistema, anche perché
appartiene ad una città che economicamente è la migliore della provincia di Messina.
Occorre rispettare questa città e dialogare con la massima disponibilità. Non farlo
significa aver perso tutti”.
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