Sammartino: sospeso dai pubblici uffici il vicepresidente della Regione Siciliana, voto di scambio

Sicilia, VicePresidente sospeso dai pubblici uffici per corruzione. Caso Sammartino. Di Paola (M5S): “Risultati elettorali eclatanti potrebbero essere frutto di corruttela”.  Sospensione vicepresidente Regione, M5S Ars: “Questione morale fondamentale, Schifani batta un colpo sulla vergognosa deriva della politica”.  Antoci: "Quadro agghiacciante. La classe politica siciliana deve autoriformarsi".  Giuseppe Antoci, candidato capolista circoscrizione "isole" al parlamento europeo col Movimento 5 Stelle.    Palermo, 17/04/2024 -  Sospeso dalle funzioni pubbliche per un anno il vice presidente della Regione, assessore regionale all'Agricoltura   Luca Sammartino,  indagato per corruzione.  Il provvedimento è stato emesso nell'ambito di indagini del nucleo investigativo dei Carabinieri del comando provinciale di Catania.  Sammartino ha prontamente risposto a quanto gli viene addebitato:  " Ho scritto una nota al presidente della Regione Siciliana, Renato Sch

Porto di Milazzo: da lì passa un pezzo del futuro della nostra Città

Porto e rapporti istituzionali Comune di Milazzo e ADSP, nota del consigliere Foti Il consigliere comunale Antonio Foti è intervenuto nella polemica che sta coinvolgendo Amministrazione comunale e Autorità di sistema portuale. 

Milazzo, 15/11/2021 - “Prendiamo atto afferma - di un muro contro muro e di una contrapposizione che non giova certamente al nostro comprensorio e alla nostra Città. Tante le perplessità sul tema Porto di Milazzo che mi hanno portato, nel corso di quest’ultimo anno, a presentare due interrogazioni e una richiesta di Consiglio Comunale Straordinario che riprendevano questioni nevralgiche sullo sviluppo e la crescita del Porto di Milazzo. Oggi riscontriamo, sul piano della programmazione e della progettazione, un totale immobilismo che la Città non può più permettersi ed accettare. Basta riprendere gli ultimi Piani Operativi Triennali e la relazione annuale del Presidente dell’Autorità di Sistema. E l’odierna situazione, considerato il dibattitto attualissimo sul PNRR, ci vede oggi, su Milazzo, in una posizione di svantaggio rispetto alle altre Autorità di Sistema della Sicilia e del meridione d’Italia. 

Questioni sulla prospettiva dell’area portuale riprese anche a margine della discussione in aula consiliare del Piano di Utilizzo delle Aree Demaniali e che mi hanno portato a bocciare il PUDM. Giusto ed opportuno inoltre puntualizzare un aspetto. L’approccio tenuto nei confronti del Consiglio Comunale è stato nei mesi e negli anni profondamente sbagliato. Inaccettabile aver appreso dalla stampa, nei mesi scorsi, della bozza riguardante l’avvio della procedura di redazione del Documento di Indirizzo alla Pianificazione preliminare e alla predisposizione del Piano Regolatore di Sistema Portuale. Bozza quest’ultima che ad oggi non è ancora stata trasmessa inspiegabilmente al Consiglio Comunale. Se intendiamo compiere dei passi in avanti l’aula consiliare deve rappresentare il luogo e il cuore pulsante della discussione sullo sviluppo del nostro Porto, ognuno rappresentando la sua legittima visione. 

Ed il centro sinistra milazzese ha avuto negli anni una posizione chiara e netta con l’idea del grande porto che oggi torna ad essere nuovamente di strettissima attualità. Nessuna scelta repentina dovrà essere presa senza la condivisione, il contributo e la partecipazione del Consiglio Comunale che rappresenta la Città – prosegue il consigliere -. Il Porto di Milazzo deve ritornare centrale nello scenario futuro di sviluppo della sedicesima autorità di sistema. Si ritorni al dialogo da subito mettendo al centro quattro cinque punti fondamentali e prioritari che impongono una risoluzione già nel prossimo futuro. Ripartenza lavori Banchine XX Luglio, dragaggio del porto, Riqualificazione Molini Lo Presti e rilancio della zona Acqueviole, ZES, nuovo Terminal degli aliscafi e rapporto con il distretto eoliano, rifunzionalizzazione del Molo Marullo come braccio pienamente inserito nel contesto urbano del centro storico.  
Dal Porto di Milazzo passa un pezzo del futuro della nostra Città ed anche la costituzione dell’area marina protetta, dovrebbe indicarci la strada da percorrere che non può che essere quella di uno sviluppo turistico legato al rapporto sinergico con il distretto eoliano”. 
________________
Italiano, Crisafulli e Amato chiedono l’apertura di un tavolo tra Comune e Autorità di sistema portuale

Milazzo, 15/11/2021 -  “Mettiamo da parte le polemiche e lavoriamo tutti insieme affinché il porto di Milazzo possa avere quel ruolo che la sua posizione strategica le assegna. Non hanno senso le diatribe, si faccia un passo indietro e si avvii un confronto, al di là di quello che la legge attribuisce a questo o a quell’ente perché l’interesse è collettivo”. Ad affermarlo i consiglieri comunali del gruppo “Lorenzo Italiano sindaco”, Lorenzo Italiano, Giuseppe Crisafulli ed Antonio Amato i quali sottolineano che “i cittadini sono stanchi e sempre più disinteressati per questa ragione, dagli scontri, dai personalismi, dalla primogeniture”. “Occorre – evidenziano in una nota - fare il bene della collettività e oggi ripartire anche da zero, se necessario, pianificando gli interventi nel porto sulla base delle necessità della città e della concreta possibilità di portarli a compimento. Non ha senso continuare con gli annunci, con gli impegni senza scadenza. 

Chiediamo al presidente Mega e al sindaco Midili di riaprire il dialogo coinvolgendo anche il Consiglio comunale che è organo di pianificazione e quindi ha un ruolo ben preciso quando si tratta di scelte urbanistiche che non possono essere scollegate a quelle che riguardano il porto. Se ad esempio si prevede una strada di collegamento tra l’area portuale e l’asse viario, questa dovrà essere approvata dal consiglio comunale e quindi ecco perché questo organo deve essere coinvolto. Non entriamo nel merito dello scontro sulle decisioni sin qui assunte per il futuro del porto di Milazzo, ma diciamo che occorre resettare ogni cosa e ripartire, guardando a cosa vuole la città del suo porto e cosa l’autorità portuale può fare. 

Partendo da molo Marullo e arrivando sino ad Acqueviole, area oggi caratterizzata da una certa confusione per l’assenza di azioni organiche. All’ing. Mega diciamo di non considerare il porto di Milazzo una delle tanti parti che fanno parte dell’Autorità portuale. Milazzo è sicuramente lo scalo più importante dal punto di vista della produzione economica e delle potenzialità dell’Autorità di sistema, anche perché appartiene ad una città che economicamente è la migliore della provincia di Messina. Occorre rispettare questa città e dialogare con la massima disponibilità. Non farlo significa aver perso tutti”.

Commenti