Ponte sullo Stretto: da sì al ponte a no al ponte è un attimo

Da sì al ponte a no al ponte è un attimo: basta che De Luca lo richiami all'ordine e il sindaco di Messina Federico Basile, obbedendo agli ordini di scuderia, rinnega una parte importante del proprio programma elettorale”. Roma, 23 aprile 2024 -  Così gli ingegneri Giacomo Guglielmo e Mauro Fileccia, fondatori insieme al senatore Nino Germanà del Comitato Ponte e Libertà.  " Ma una città come Messina, con un futuro tutto da disegnare, può accettare che il proprio sindaco sia teleguidato per gli interessi elettorali di chi non ha completato il proprio mandato per inseguire il sogno, poi infranto, della presidenza della Regione Siciliana? - incalzano Guglielmo e Fileccia. Altro aspetto sconcertante è quello della “preoccupazione” di Basile per la quantità di acqua necessaria per la costruzione del ponte sullo Stretto. Un aspetto squisitamente tecnico, che però non ha sfiorato Basile se riferito al fabbisogno dei cantieri del passante di Palermo, del raddoppio ferroviario Messina

Suicidio di un 25enne a Ispica: «Tutti ne siamo responsabili»

Suicidio del 25enne ad Ispica. Mangano (FI): «Tutti ne siamo responsabili» Palermo - «Atti del genere lasciano sgomenti, è l’intera comunità che deve sentirsi responsabile quando accadono episodi di questa immensa gravità». 

Palermo, 08/11/2021 -  Questo il commento di Sandro Mangano, responsabile regionale del Dipartimento Libertà Civile di Forza Italia, alla drammatica notizia del suicidio del giovane 25enne, avvenuto a Ispica. «Mi sento vicino alla famiglia e mi unisco al dolore per la perdita di una vita spezzata. Vorrei anche chiedere scusa a nome della società civile che non ha saputo ascoltare prima il grido di aiuto di questo giovane e aiutarlo». Sandro Mangano, profondamente amareggiato dalla notizia, spiega come atti del genere non palesino solo un problema personale ma sociale. 

«Non possiamo rimanere inermi davanti a tali drammi, dobbiamo comprendere cosa si nasconde dietro questi atti. Negli ultimi mesi in Sicilia si sono registrati diversi casi di suicidio: per un concorso non superato; per delle liti domestiche o come in quest’ultimo dramma per motivi di cui non si conoscono le motivazioni, come è giusto che sia per rispetto del defunto e dei suoi cari. Molte volte si dice che “chi preannuncia un suicidio poi non lo faccia”, gratuite considerazioni come dimostra il suicidio del giovane di Ispica, papà di un bambino di 4 anni. La società e la politica - conclude Mangano - devono interrogarsi ed intervenire affinché tutti abbiano la possibilità di essere supportati nei momenti di difficoltà, una responsabilità civile che viene realmente consumata».

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