Primo Maggio a Portella della Ginestra: “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”

Primo Maggio a Portella della Ginestra, Antoci (M5S): “Il lavoro strumento di giustizia sociale e lotta alla mafia”,  Giuseppe Antoci, capolista del M5S nella circoscrizione “isole” alle elezioni europee, a margine del corteo in memoria della strage di Portella della Ginestra a cui a partecipato col Presidente Giuseppe Conte.  Portella   della   Ginestra : Di Paola (M5S): Governo Meloni smembra Stato Sociale.  Il coordinatore regionale Cinquestelle: “Nostre battaglie tutto l’anno per maggiori tutele per i cittadini”. PORTELLA DELLA GINESTRA, 1 mag 2024 -  “Oggi con Giuseppe Conte abbiamo ricordato la strage di Portella della Ginestra avvenuta l'1 Maggio 1947. Un’occasione importante per ribadire l’importanza del diritto al lavoro come strumento di giustizia sociale e di lotta alla mafia. Il sud continua ad avere il più alto tasso di disoccupazione in Italia; tasso ancora più elevato tra le donne. E proprio nel disagio si insinua la criminalità organizzata. C’è fame di lavoro, di di

Ex province: la politica, in cerca di posti al sole, si rigenera

Ex province verso rinvio del voto. Caronia “Occasione per ridare voce ai cittadini e introdurre voto di genere". Elezioni nelle ex Province, M5S all’Ars: “Un disastro divenuto un’incompiuta”. I deputati regionali 5 Stelle: “Bisogna restituire prima possibile la voce ai territori e porre fine alla stagione dei commissari, definendo una soluzione in linea con la recente sentenza della Corte costituzionale”.


PALERMO, 15 dicembre 2021 - “Quella delle elezioni nelle ex Province è diventata ormai da tempo una barzelletta. Noi siamo stati da sempre contrari alle numerose proroghe che si sono susseguite nel tempo, ma la recente sentenza della Corte costituzionale complica una situazione già di per sé ingarbugliata”. Lo dichiarano i deputati regionali del Movimento 5 Stelle, che evidenziano come “l'incostituzionalità dell’analoga legge nazionale, la Delrio, nella parte in cui prevede che il sindaco metropolitano coincida col sindaco del comune capoluogo, apre la strada a diversi scenari, ma soprattutto pone l’Assemblea regionale di fronte all'incombenza di definire una soluzione, in attesa che intervenga il legislatore nazionale. 

L'interesse del Movimento 5 Stelle - spiegano i deputati - è, anzitutto, quello di restituire prima possibile la voce ai territori e porre fine alla stagione dei commissari. Questo però deve avvenire necessariamente in linea con le pronuncia della Consulta, che non può essere ignorata. Nessuna soluzione è arrivata dall’assessore regionale delle Autonomie locali, Zambuto, presente oggi in Commissione. Oltre a prendere atto della sentenza, stiamo lavorando a un'alternativa che ridia un ruolo di indirizzo politico ai sindaci ma certamente non possiamo sostituirci al governo, non avendo i numeri”, concludono i deputati M5S.

"La necessità ormai improrogabile di approvare una legge elettorale per le ex province per ridare a questi organi piena rappresentatività democratica e capacità operative è una grande occasione per un percorso democratico.“
Lo ha dichiarato poco fa Marianna Caronia, intervendo all'Assemblea regionale Siciliana.
Per la deputata della Lega, "La sentenza della Corte costituzionale su questi enti locali ha di fatto rimesso nelle mani della politica la possibilità di fare scelte importanti invece di correre ad un voto frettoloso e azzoppato a gennaio.
Mi farò promotrice di una legge che si basi su tre punti carsine: elezione da parte dei cittadini sia del Presidente della provincia sia del Consiglio, riduzione del numero dei consiglieri rispetto al passato e, soprattutto, introduzione della doppia preferenza di genere, in modo che anche in questi organi si possa lavorare con l'obiettivo della parità di rappresentanza per entrambi i generi."

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