Aia della Raffineria, i sindaci di Milazzo e San Filippo scrivono
al Ministero della Transizione ecologica per chiedere di riconvocare la Conferenza. I sindaci di Milazzo e San Filippo del Mela hanno preso
ufficialmente posizione sulla questione del rilascio dell’Aia della Raffineria.
Pippo Midili e Giovanni Pino, hanno firmato congiuntamente il documento poi
inviato al ministero della Transizione ecologica nella quale sostanzialmente
ribadiscono il dissenso e le contestazioni, già formalmente espresse nel corso della
Conferenza dei servizi del 13 dicembre scorso.
Milazzo (Me), 23/12/2021 - Due gli aspetti posti in evidenza: la rimodulazione delle due prescrizioni n. 19 e n.
42 avanzate dal Comitato tecnico scientifico riguardanti l’ormai famoso camino
(E10) dove avviene il recupero di zolfo e poi la questione legata alle prescrizioni
sanitarie.
Sul primo punto i due amministratori locali evidenziano che “quelle prescrizioni, alla
luce delle spiegazioni fornite al tavolo della conferenza dei servizi dello scorso 13
dicembre, debbano essere rimodulate come ritenuto dalla maggior parte dei presenti e
come da loro richiesto espressamente con emendamento predisposto e presentato e
accolto favorevolmente dallo stesso CTS ma non dal rappresentante unico delle
autorità statali,”.
“Quest’ultimo – si legge nella lettera – per il sol fatto che il parere
era già stato reso e non ha inteso quindi rivalutare altri aspetti che sono sorti nel corso
della riunione. Tutto ciò indipendentemente dalla bontà del contenuto della richiesta
avanzata e della necessità condivisa di rivedere alcuni aspetti tecnici per evitare che
prescrizioni impossibili da poter essere applicate comportino conseguenze
difficilmente rimediabili a posteriore”.
L’altro punto riguarda invece le prescrizioni sanitarie e nello specifico alla
“decisione di una parte delle amministrazioni partecipanti alla suddetta Conferenza di
non recepire nel provvedimento finale le prescrizioni da loro espresse con le note
inviate il 12 novembre scorso. “Si fa presente – proseguono Midili e Pino – che le
amministrazioni presenti in Conferenza non possono arbitrariamente disattendere
l’obbligo di legge prescritto dall’art. 29 , del codice ambientale.
Nel corso della
conferenza si evince dal verbale quali siano le posizioni assunte dai sottoscritti e che
qui si richiamano integralmente. La decisione di accantonare immotivatamente le
indicazioni dei Sindaci, si pone manifestamente contra legem oltre che in aperta
violazione del principio eurounitario di precauzione, con conseguente palese grave
illegittimità della decisione assunta nella Conferenza dei servizi”.
Stando così le cose e facendo seguito al dissenso ed alla contestazione già formulata
in seno alla Conferenza (i due amministratori non hanno votato il parere) i sindaci di
Milazzo e San Filippo del Mela “invitano e diffidano il ministero-della Transizione
Ecologica e la Direzione generale per la Crescita Sostenibile,, in persona dei rispettivi
rappresentati e dirigenti responsabili, all’annullamento della decisione della
Conferenza dei servizi del 13 dicembre, del relativo verbale e provvedimento finale
assunto, provvedendo conseguentemente alla riconvocazione di una Conferenza dei
servizi finalizzata ad emendare le suddette censurate gravi illegittimità a salvaguardia
della salute pubblica e dei livelli occupazionali in quanto primari interessi tutelati
dalla Costituzione che, nella specie, risultano platealmente pregiudicati”.
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